Nata da dieci anni e dedicata in seguito al compianto don Andrea Bonifazi, la scuola chiede a chi la frequenta la volontà e il coraggio di imparare per vivere la fede e servirne la trasmissione nelle comunità diocesane, e per renderne ragione nel proprio ambiente con intelligenza illuminata. Al raggiungimento dello scopo si accede progressivamente attraverso una “presentazione” della rivelazione divina che, articolata nelle discipline fondamentali del sapere teologico, è sempre sostenuta da un argomentare che rimanda costantemente alla esperienza personale e alle istanze di vita della Chiesa nel territorio. Il metodo di insegnamento e di apprendimento trova il suo centro nell’ascolto della Parola. È un ascolto che non significa soltanto “prestare attenzione”, ma soprattutto “comprendere”, capire, avvertire la verità. Puntualizzato così lo scopo e messo a fuoco il metodo, ci sembra doveroso aggiungere che, in scuole di questo tipo, non si fa “accademia”, non si respira “aria universitaria”, ma si crea la condizione climatica per uno studio che qualifichi la propria relazione con Dio, il proprio servizio alla Chiesa e la propria presenta nel mondo.Entro questo orizzonte, lo svolgimento biennale dei Corsi è cadenzato in due tempi, fra i quali si inseriscono itinerari di formazione a servizi ecclesiali specifici. Nel primo tempo viene offerto un insegnamento/apprendimento di base (scrittura, dogma, morale, liturgia, spiritualità); nel secondo si affrontano tematiche di attualità che mettono in que-stione la fede cristiana e il magistero della Chiesa. Tra l’uno e l’altro si attende alla promozione dei ministeri laicali e dei servizi particolari volti alla vitalità della Chiesa locale. In ciascuno dei tre momenti, l’insegnamento è affidato a docenti dell’Istituto teologico di Assisi e a esperti di settore. In questi tempi stiamo lavorando a un intreccio tra arte e teologia, con saggi di riflessione che comunichino luce e fervore al cammino della formazione teologica e facciano conoscere le grandi opere dell’arte ispirata alla fede. Vorremmo anche – come da esperimento già effettuato – educare al canto liturgico, che fra l’altro esercita un crescente fascino su coloro che sono sensibili alla celebrazione della comunità riunita in assemblea. Alla fine dell’anno d’insegnamento, la scuola raccoglie in una lezione la sintesi del sapere comunicato proponendo un tema monografico o visita guidata a luoghi della diocesi, ricchi di storia e di arte. Lo scorso anno, la visita alla chiesa cattedrale in Spoleto è stata guidata e resa incisiva da mons. Riccardo Fontana. Nel lavoro ci sostiene la volontà, il coraggio, il gusto del sapere che tutti gli uditori manifestano ai docenti che condividono con il preside la responsabilità e la dolce fatica.
A Bovara Di Trevi e a Norcia scuola diocesana di formazione teologica
A scuola per vivere la fede
AUTORE:
Don Giulio Martelli