Eucaristia e clero

Il 30 ottobre il Consiglio pastorale diocesano

Il cammino pastorale della diocesi, in questi anni, ha intrapreso la strada di una definizione, alla luce della liturgia domenicale, di tutti gli ambiti pastorali a cominciare dall’iniziazione cristiana e la catechesi, con un’attenzione particolare alle comunità parrocchiali, vere e proprie comunità “educanti” che pongono al centro della loro esperienza di fede l’eucarestia, fonte ed apice della vita cristiana. Tutto parte e converge dalla celebrazione eucaristica. Una comunità nella quale è compito di ciascuno “educarsi”, partecipare cioè con adesione totale alla vita della parrocchia per essere membro attivo e testimone di fede. L’eucaristia domenicale è il cuore stesso della Chiesa: è ciò che la fa vivere e le da forza; è ciò che le da gioia e la sostiene; è ciò che la forma come famiglia e la rende l’anima della società e, come ricorda il vescovo Vincenzo Paglia “la Chiesa, partendo da una rinnovata celebrazione della messa della domenica, vuole essere un popolo che fa della liturgia eucaristica il momento più alto della crescita spirituale ed umana”. Un cammino comunitario che ha generato una percezione più positiva della liturgia domenicale, l’accoglienza consapevole ed efficace della Parola e la maggior attenzione e cura dedicata alla preparazione delle liturgie. Una pastorale che, proseguendo in questo discernimento, si soffermerà ad approfondire l’aspetto dell’“Eucarestia e clero”, riflessione iniziata lo scorso gennaio e affidata al Consiglio presbiterale. Il prossimo Consiglio pastorale diocesano che si terrà domenica 30 ottobre a villa Spirito Santo, aperto a tutti i parroci e segretari dei Consigli pastorali parrocchiali, dopo la verifica sulla rinnovata azione catechistica a partire dall’iniziazione cristiana, tratterà più direttamente l’aspetto legato ai sacerdoti, la loro formazione e presenza nella Chiesa diocesana. Fedele al metodo sperimentato, il Consiglio pastorale diocesano, sulla base di alcuni nodi cruciali già evidenziati nel lavoro condotto dal Consiglio presbiterale, svilupperà una riflessione allargata con l’obiettivo di enucleare alcune criticità riguardanti la percezione della figura del sacerdote nella comunità ecclesiale e nella società locale, la carenza di vocazioni, e a come potrà mutare la composizione della Chiesa diocesana tra 10/20 anni a partire dai suoi preti, fino ad valutare su come dare forma e forza al prete cattolico, rivalutandone il “capitale” umano e spirituale quale valore ineludibile per la crescita della comunità ecclesiale.

AUTORE: Elisabetta Lomoro