Il popolo della Parola

La Bibbia al centro delle riflessioni e dei progetti all’assise ecclesiale

Con canti, preghiere e parole ha preso avvio l’Assemblea diocesana destinata a sviluppare il seguente tema: “La Parola ci fa popolo”. Dopo il saluto iniziale del vescovo diocesano Domenico Sorrentino, p. David Neuhaus, ebreo di professione cristiana, attraverso citazioni di testi e letture, ha invitato a riflettere costantemente sull’Antico Testamento legato al Nuovo Testamento, per trovare un rapporto stabile tra uomo e Dio nella vita di ogni giorno ed inoltre per servire l’umanità. Una relazione che ha suscitato vari commenti. Ecco quanto dichiarato dal vicario episcopale per la cultura mons. Vittorio Peri: “L’esposizione ha evidenziato aspetti di continuità e discontinuità tra Antico e Nuovo Testamento con annotazioni originali, tipiche di una cultura nativa profondamente assimilata”. Chiara De Luca, presidente della Pro Civitate Christiana, accompagnata da Anna Nàbot e Marco Marchini, si è positivamente correlata ai concetti enunciati. Don Cesare Provenzi, responsabile foraneo della vicarìa di Assisi e parroco di S. Rufino: “Mi ha convinto l’arduo impegno di attualizzazione della Parola diffusa nei secoli”. Maria Rosa: “Una panoramica esauriente e lineare”. Suor Maria Rosaria: “Una lettura storicamente oggettiva e teologicamente trasparente, utile a favorire un dialogo ecumenico e interreligioso”. Altri spunti raccolti: il rapporto tra l’esilio, la croce e la resurrezione; la storia del Calvario e la connessione con l’Antico Testamento. Nel suo intervento don Giovanni Raia ha difeso ed invitato alla centralità della Parola. Per approfondire la sacra Scrittura sono state costituite le scuole della Parola. Inutile discettare sulle metodologie! Urge concretizzare un percorso formativo. A tal fine sarà promossa nell’estate prossima una settimana residenziale. “Il Salterio: significato, struttura interna, impiego, validità” era l’argomento affrontato da don Oscar Battaglia. Il Salterio come cuore dell’Antico Testamento, raccolta di 150 salmi. Il termine “salterio” deriva dallo strumento che, insieme al flauto, al cembalo, all’arpa, alla cetra, ai tamburelli, accompagnava il canto nel tempio di Gerusalemme. Il Salterio, per dirla con don Oscar, è una splendida preghiera nella sua completezza. “La Parola ci fa popolo”: il tema specifico dell’Assemblea è stato trattato dal vescovo Sorrentino che ha tracciato lineamenti teorici e operativi: ascoltare e trasmettere la Parola “sedimentata” dalla mente al cuore; costruire un reticolo di relazioni; applicare nuovi veicoli di catechesi; recuperare una più consistente presenza giovanile; ripristinare una pedagogia biblica attuabile anche a livello familiare… Sulle unità pastorali si è soffermato il vicario diocesano mons. Maurizio Saba, rimarcandone la necessità e auspicandone il rilancio. Le testimonianze riportate da Olga (parrocchia di S. Maria degli Angeli), Fabio ed Elisa (parrocchia di S. Margherita in Assisi), Carlo (parrocchia di Rivotorto di Assisi) hanno prospettato come nuova esperienza le “famiglie del Vangelo”, ovvero gruppi familiari ristretti che periodicamente si riuniscono in preghiera, riflessione e confronto di problemi anche personali. Il dibattito dell’assemblea si è sviluppato sulle “vie” irrinunciabili per una crescita comunitaria: centri di ascolto, scuole della Parola, lectio e le stesse famiglie del Vangelo cui il vescovo Sorrentino ha dedicato una bozza di lavoro presentandole come un metodo pastorale che non si pone in concorrenza con movimenti e associazioni.

AUTORE: Francesco Frascarelli