A piedi nella terra dei Protomartiri

Si è compiuto per la prima volta il pellegrinaggio a piedi “Cammino dei Protomartiri francescani”, organizzato dalla compagnia dei Romei

Si è concluso sabato 11 giugno il pellegrinaggio a piedi “Cammino dei Protomartiri francescani”, organizzato dalla compagnia dei Romei di San Michele Arcangelo di Terni, avente anche lo scopo di sperimentare il percorso permanente che sarà operativo dal maggio 2012. Il pellegrinaggio si è svolto nell’arco di una settimana, partendo dalla chiesa di Santa Maria della Pace di Terni dove è presente il ciclo pittorico raffigurante la storia dei Protomartiri, dell’artista Di Stasio. Ha coinvolto dieci persone, emozionate dal fatto che avrebbero per la prima volta tracciato la strada di un “Cammino” che si auspica meta di pellegrini che desiderano camminare sulle tracce di san Francesco e dei santi Protomartiri francescani, e nello stesso tempo conoscere le bellezze naturali, storiche ed architettoniche delle nostre zone. Abbiamo toccato gioielli naturalistici, la cascata delle Marmore, il lago di Piediluco, il parco di San Pancrazio, il parco delle fonti di Sangemini e gioielli storico-artistici come la chiesa di San Francesco a Piediluco, il monastero di San Benedetto in Fundis, il monastero di San Simeone, il convento di San Francesco a Stroncone, il Sacro Speco di Narni, la chiesa di San Michele Arcangelo a Schifanoia, la chiesa di Santa Pudenziana, la rocca di Albornoz di Narni, la cattedrale di Narni, il ponte di Augusto a Narni, l’abbazia di San Cassiano, il santuario della Madonna del Ponte, la chiesa di San Francesco a Sangemini, il parco archeologico di Carsulae, l’Eremita di Cesi, fino ad arrivare al santuario di Sant’Antonio di fronte alle reliquie dei santi Protomartiri francescani. Attraverso il cammino abbiamo letto una storia, l’abbiamo incontrata, attraversata, ne abbiamo fatto parte. Ognuno, con il proprio passo, ha dato il suo senso all’esperienza. Camminare è sempre uscire da sé, dalle proprie abitudini per elevarsi “dalla terra al cielo”; il “Cammino” che abbiamo tracciato, per gli orizzonti che apre e per i luoghi ricchi di spiritualità in cui ci ha portato, più di altri ci ha introdotto in questa dimensione. Francesco ed il suo messaggio di vita, di essenzialità, di semplicità è stato il nostro compagno di viaggio, tanto più che abbiamo ripercorso fisicamente i suoi luoghi. Dopo ogni incontro abbiamo continuato il nostro cammino con un bagaglio in più di conoscenze, di sorrisi, di gesti generosi. Con il saluto dei pellegrini antichi: ultreya e suseya.

AUTORE: Alessandro Corsi