La città operaia che 30 anni fa Giovanni Paolo II visitò nello storico incontro con i lavoratori all’acciaieria – con echi in tutto il mondo perché si trattava del primo approccio con il mondo del lavoro di un Papa che era stato egli stesso operaio – si prepara ad un pellegrinaggio a Roma anch’esso per alcuni aspetti storico, dato che sarà l’occasione per la comunità diocesana per pregare sulla tomba di Papa Wojtyla, ma anche per incontrare Benedetto XVI e chiedergli di mantenere l’impegno a fianco dei lavoratori. In un’udienza riservata alla diocesi, sabato 26 marzo, papa Benedetto XVI riceverà circa settemila fedeli e tra loro centinaia di lavoratori, studenti, anziani, oltre alle varie autorità locali guidati dal vescovo Vincenzo Paglia. Questo particolare pellegrinaggio diocesano, che ha radici nel passato, non è solo un momento celebrativo di una ricorrenza storica, quanto un’occasione per condividere e mantenere viva l’attenzione sul mondo del lavoro e i problemi che la società attuale sta vivendo in un momento di crisi davvero difficile da affrontare e superare. Ecco allora che ancora risuonano attuali le parole che Giovanni Paolo II rivolse al gruppo di operai dell’Acciaieria giunti a piedi a Roma per prendere parte all’Angelus dell’8 febbraio 2004 in piena crisi del settore Magnetico: “Saluto i lavoratori delle Acciaierie di Terni, venuti in pellegrinaggio a piedi per richiamare l’attenzione sulla crisi occupazionale di quel grande complesso industriale. Non posso dimenticare che proprio là, il 19 marzo 1981, feci la mia prima visita pastorale ad una fabbrica italiana. Cari lavoratori – come dissi allora -, apprezzo in voi la ferma volontà di difendere il vostro lavoro e la sua dignità. Vi sono vicino nella presente difficoltà ed auspico che ad essa si possa trovare una soluzione equa per voi e per le vostre famiglie”. “Chiederemo a Papa Benedetto XVI di intervenire su questo tema – spiega il vescovo Vincenzo Paglia -, mettendo l’accento sulla questione del polo chimico. Sarà un gesto forte, che sicuramente avrà un’eco significativa. Dovrà essere un pellegrinaggio di tutta la città – aggiunge -: per questo chiederemo anche ai sindacati, alle associazioni di categoria, ai giovani e anziani di venire con noi, perché non parleremo solo di religione, ma di questioni di vitale importanza per il nostro territorio”. Un grande evento al quale tutti sono invitati a partecipare, mentre già è in pieno fermento la macchina organizzativa. Per informazioni ci si può rivolgere a tutte le parrocchie o alla Curia vescovile al telefono 0744 546515.
In ricordo di trent’anni fa
Diocesi. Pellegrinaggio a Roma per l’udienza speciale con Benedetto XVI il 26 marzo
AUTORE:
E. L.