Sono state presentate giovedì scorso durante una conferenza stampa le iniziative che la diocesi di Città di Castello ha organizzato in vista dell’anno dedicato a santa Veronica Giuliani, per ricordare i 350 anni dalla nascita della mistica che visse per mezzo secolo nel monastero di clausura delle Cappuccine di Città di Castello. Tutte hanno avuto il loro prologo mercoledì 15 dicembre, quando una delegazione di circa 500 tifernati ha partecipato alla catechesi di Benedetto XVI, incentrata sulla figura di questa santa, nata a Mercatello sul Metauro nel 1660. Il clou delle celebrazioni deve però, ancora arrivare domenica prossima, 26 dicembre, quando il corpo di santa Veronica sarà traslato, in processione, dal monastero delle Cappuccine alla cattedrale di Città di Castello; là rimarrà fino al prossimo 1° gennaio 2011. Lo stesso giorno, inoltre, la corale “Marietta Alboni”, l’orchestra “Collegium Tiberinum” e i “Pueri cantores”, diretti dal maestro Marcello Marini terranno un concerto di musica sacra durante il quale verranno letti alcuni brani tratti dal diario di santa Veronica. Il giorno dopo, 27 dicembre alle 18, si terrà la solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Domenico Cancian e concelebrata da tutti i Vescovi dell’umbria e dall’Arcivescovo della diocesi di Urbino. Durante la conferenza stampa di presentazione, don Andrea Czortek ha ricordato che per divulgare la figura di Veronica Giuliani, in vista di una possibile attribuzione, a questa santa, del titolo di “Dottore della Chiesa”, è stato riorganizzato sotto la presidenza di don Romano Piccinelli il “Centro studi Santa Veronica”, creato nel 1978 dal vescovo Cesare Pagani. “Vorrei puntare l’attenzione – ha aggiunto il Vescovo – anche sull’importanza della testimonianza di santa Veronica perché nei suoi scritti troviamo molti elementi ancora oggi ci dovrebbero far riflettere, per la loro attualità. Focalizzerei l’attenzione – ha proseguito mons. Cancian – soprattutto su alcuni punti che possiamo trarre come insegnamento da questa santa, come una spiritualità autentica e profonda, vista la sua esperienza con l’amore di Gesù, perché tutta la vita di santa Veronica è stata incentrata sulla ricerca dell’amore di e verso Cristo. Infine – ha continuato mons. Cancian – non dimentichiamo che santa Veronica, pur restando 50 anni in clausura, è rimasta sempre aperta verso il mondo esterno facendosi carico delle sofferenze degli altri, vivendo non per sé stessa, ma per il mondo e facendosi ‘mezzana’ tra il Signore e i suoi fratelli che vivono in questo mondo. Spero – ha concluso il Vescovo di Città di Castello – che queste celebrazioni servano per rivolgere ulteriormente l’attenzione su questa santa che è ritenuta già molto importante qui in diocesi, vista la venerazione che le tributano i fedeli, ma che è anche conosciuta fuori città e fuori Italia”.
In “full immersion” nell’amore di Cristo
DIOCESI. Celebrazioni del periodo natalizio all’insegna di santa Veronica
AUTORE:
Francesco Orlandini