Si è svolto venerdì 26 novembre presso il Seminario regionale in Assisi l’incontro regionale: “Dopo la settimana sociale di Reggio Calabria: il bene comune in Umbria”, promosso dalla Ceu, commissione per i problemi sociali, lavoro, giustizia e pace, al quale sono intervenuti gli otto Vescovi umbri, i responsabili degli uffici diocesani, i rappresentanti regionali delle Acli, Cisl, Confcooperative e Azione cattolica.
Un confronto aperto sul bene comune e l’impegno dei cattolici nella società alla luce degli sviluppi emersi nella assise della 46a Settimana sociale di Reggio Calabria. L’incontro è stato coordinato da Vincenzo Menna, neo nominato direttore della Commissione Ceu per i problemi sociali e del lavoro, giustizia e pace.
Ha introdotto i lavori il presidente della Conferenza episcopale umbra e vescovo di Terni-Narni-Amelia mons. Vincenzo Paglia, che ha auspicato, proprio a partire dall’esperienza della Settimana sociale, una crescente attenzione e preoccupazione della Chiesa umbra nel suo complesso per la situazione dell’intera Regione.
“Dobbiamo offrire, e sentire, la responsabilità del futuro di questa regione, non solo economico e sociale – ha detto mons. Paglia – ma in tutte le dimensioni, un futuro del quale anche la Chiesa deve occuparsi, deve dare il suo contributo”.
Come raggiungere questa apertura di orizzonte è la domanda a cui i seminari promossi sul Bene comune, in particolare quello di marzo e questo ultimo, cercano di dare risposta. Stasera, ha aggiunto mons. Paglia, “riflettiamo sulla vita e la missione di questa Chiesa” e “il primo modo di contribuire al futuro della regione è di essere pienamente comunità ecclesiale capace di una duplice attenzione ai problemi strettamente ecclesisali e alla realtà in cui viviamo”.
Ad Assisi non si è celebrato un “incontro di studio ma di discernimento” ha detto il presidente della Ceu, sottolineando come vi sia l’esigenza, confermata dalla presenza dei vescovi di tutte le diocesi umbre, “di vivere questa comunione” con tutte le componenti ecclesiali.
Una scelta che, ha precisato mons. Paglia, non nasce dalla “tecnica” ma “dall’eucarestia perchè come dalla lex orandi discende la lex credendi così ne discende anche la lex agendi” ovvero il modo di essere e di agire dei cristiani nel mondo.
I lavori coordinati da Vincenzo Menna direttore della commissione regionale per i problemi sociali e del lavoro, giustizia e pace, sono proseguiti con la relazione del prof. Luca Diotallevi, docente di Sociologia all’Università di Roma III e vicepresidente del Comitato Organizzatore delle Settimane Sociali, sul tema: “Un’agenda per l’Umbria: il contributo dei cattolici”.
Diotallevi ha ricordato come il bene comune risulti dal concorso di tutte le componenti della società e come sia necessario applicare correttamente il discernimento per individuare un’agenda realistica riguardante appunto il bene comune. “Alla formulazione dell’agenda occorre far seguire però – ha osservato Diotallevi – strategie significative; ciò chiama in causa un adeguato impegno culturale e spirituale del laicato, quale può essere assicurato da una intensa partecipazione alla liturgia eucaristica”.