La cura delle malattie neurodegenerative con le cellule staminali adulte è sempre più vicina. Il Laboratorio cellule staminali, Cell Factory e Biobanca di Terni ha ottenuto dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) l’autorizzazione alla produzione di cellule staminali cerebrali umane utilizzabili per terapie avanzate sull’uomo. Ciò significa che i laboratori sono in grado di applicare le norme di buona fabbricazione dettati dalla Comunità europea relativi alla produzione di cellule umane di grado clinico e la certificazione ottenuta “attesta la qualità del lavoro che si svolge nei suoi laboratori – afferma Enrico Garaci presidente dell’Istituto superiore di sanità -. Il traguardo è particolarmente importante poiché è il primo passo concreto verso la sperimentazione di Fase1 di un protocollo sulla sclerosi laterale amiotrofica, che sta completando il suo iter di valutazione da parte dell’Istituto superiore di sanità”. Nella struttura presso l’azienda ospedaliera “Santa Maria” di Terni già si lavora per avviare una delle sperimentazioni cliniche scientificamente più avanzate, probabilmente in opera tra sei-otto mesi. Nel futuro c’è in programma di allargare questo tipo di sperimentazione su almeno altre due patologie quali quelle genetiche-metaboliche in età pediatrica (morbo di Tay Sachs) e, successivamente, anche a forme gravemente invalidanti di sclerosi multipla. La perseveranza dei promotori dell’Istituto cellule staminali ossia la diocesi di Terni Narni Amelia, il Comune di Terni, la Fondazione Carit, la Camera di commercio di Terni oltre all’ospedale Santa Maria nel quale fisicamente si trova quest’“officina” cellulare e all’associazione Neurothon, ha prodotto risultati importanti. “Ogni traguardo che otteniamo attraverso realtà come questa per noi è soprattutto la prova che la ricerca di una strada eticamente condivisa per lottare contro le malattie è possibile – afferma mons. Vincenzo Paglia -. Ciò di cui si parla oggi è sperimentazione clinica, e ciò dimostra che non è vero che privilegiare metodi ispirati alla tutela di ogni grado della vita umana ritardi la ricerca scientifica né i suoi frutti”. Le staminali cerebrali che si producono nei laboratori ternani sono ottenute coltivando in laboratorio frammenti di tessuto neuronale di feti derivati da aborti spontanei, per essere usati per cercare di ripristinare i tessuti persi a causa delle malattie degenerative. I test verranno condotti nell’ospedale di Terni, ma le staminali umbre potrebbero fare il giro del mondo: “Il 16 novembre presenterò il laboratorio ad un congresso mondiale sulle neuroscienze – spiega Angelo Vescovi direttore scientifico dell’istituto cellule staminali di Terni -; l’intenzione è quella di metterci a disposizione dei ricercatori di tutto il mondo che hanno dei protocolli pronti ma non hanno cellule certificate, in modo da allargare il numero di sperimentazioni. Avere ottenuto la certificazione garantisce la sicurezza dei pazienti, che ora sono costretti a rivolgersi a laboratori di Paesi ‘esotici’ che di sicuro non offrono nessuna garanzia”. Alla presentazione della certificazione Aifa per il Cell Factory di Terni è interventi anche il ministro della Salute Ferruccio Fazio che si è detto particolarmente soddisfatto per quanto si sta facendo per la cura delle malattie neurodegenerative, ed ha annunciato che presto saranno finanziati dallo Stato i due centri di ricerca che mirano a fare dell’Umbria il centro di riferimento nazionale: “A breve sottoscriveremo un protocollo con la Regione – ha spiegato il ministro – per 3 milioni di euro, in aggiunta al milione e mezzo stanziato in precedenza, che saranno divisi fra il centro di Terni e il centro di genomica dell’Università di Perugia”.
Il futuro della medicina
Terni / Sanità. Il Laboratorio cellule staminali ottiene l’approvazione dell’Aifa e fondi dal Governo
AUTORE:
Elisabetta Lomoro