“Non si tratta semplicemente di una funzione, quella di cardinale, come consigliere del Papa, ma di una questione che riguarda la vita delle persone… Quel che è stato, in qualche modo, seminato in me nell’ordine episcopale, nel giorno della mia ordinazione a vescovo, adesso trova uno slancio, uno stimolo che coinvolge tutta la mia esistenza nel dono a Dio e agli altri, come ha detto il Papa riprendendo peraltro un’immagine che ho scoperto negli scritti del mio predecessore, il cardinale Elia Dalla Costa”. Queste le parole di Giuseppe Betori, creato cardinale nel Concistoro presieduto da Benedetto XVI il 18 febbraio scorso nella basilica vaticana. La nomina è arrivata il giorno dell’Epifania di quest’anno. Giuseppe Betori ha svolto la sua prima attività pastorale in Umbria, a Foligno città d’origine. Nato nel 1947, nel 1996 venne chiamato a Roma a ricoprire il ruolo di sottosegretario della Cei. L’ordinazione episcopale, arrivata nel 2001, è stata celebrata nella cattedrale di Foligno dal card. Camillo Ruini il 6 maggio 2001. Da tre anni è arcivescovo di Firenze. “Questa nomina non cambia l’ontologia del mio servizio – ha spiegato Betori durante la conferenza stampa di sabato pomeriggio – ma la proietta verso due orizzonti: un maggior legame con il centro della cristianità e il Santo Padre. Secondo, allo stesso tempo ci viene chiesta una spinta universalistica”. Emozionato e sorridente, il card. Betori, dopo la breve conferenza stampa, ha incontrato i tanti fedeli e amici venuti a Roma per festeggiarlo. Ai saluti di cortesia, nelle sale adiacenti all’aula Paolo VI in Vaticano, sono arrivati il vescovo di Foligno mons. Gualtiero Sigismondi accompagnato da un nutrito gruppo di folignati, la famiglia Betori, il card. Camillo Ruini e il segretario di Stato card. Tarcisio Bertone. Presenti a piazza San Pietro durante la celebrazione anche un migliaio di fiorentini. Più di cento le autorità, tra cui la delegazione del Comune di Foligno formata dal sindaco Mismetti, dal direttore generale Alfiero Moretti e dall’assessore Salvatore Stella. Questo gesto di benevolenza è rivolto “non solo alla mia persona” – sottolinea il neo cardinale – ma soprattutto alla Chiesa fiorentina come riconoscimento della loro gloriosa tradizione di fede e di cultura”. Un legame ancora più stretto di comunione con la sede di Roma e un ulteriore rafforzamento dell’impegno alla fedeltà e alla collaborazione con il Papa.
Card. Betori: “Avanti con nuovo slancio”
FOLIGNO. Le prime parole dell’attuale vescovo di Firenze, dopo la sua creazione a cardinale
AUTORE:
Sonia Ricci