Nella polemica sul welfare e tagli al sociale che ha contrapposto – con toni anche piuttosto accesi in queste settimane – Comune di Terni e Asl da un lato e cooperative sociali e associazioni dei familiari dall’altra, l’imperativo che ne è uscito è quello della inderogabile ristrutturazione del sistema del welfare cittadino ternano, per stabilizzare i costi a fronte di risorse in calo; e lo strumento individuato quello del Piano regolatore sociale. Un Piano che nasce come percorso aperto e partecipato di riforma dello sviluppo sociale del territorio, volto a definire le priorità, elaborare opportuni strumenti e costruire soluzioni condivise: uno strumento operativo in grado sia di favorire la razionalizzazione delle risorse in un momento particolarmente delicato e complesso per gli enti locali, sia di agire come leva per innovare contenuti e modalità con cui si progettano quelle politiche pubbliche che hanno un impatto rilevante sul benessere delle persone e sulla qualità di vita. “A Terni non corriamo certo il rischio di resuscitare il welfare caritatevole di stampo novecentesco – commenta l’assessore comunale ai Servizi sociali Stefano Bucari -, ma non dobbiamo neppure correre il rischio di allinearci progressivamente ad un sistema umiliante di welfare della social card. È necessario perciò aprire una nuova fase in cui riorganizzare la governance dei processi e dei servizi, di affrontare le priorità individuate dall’Amministrazione, di creare luoghi di partecipazione delle politiche con gli attori del sistema. Il tutto nel rispetto di una sostenibilità economica degli interventi”. Le priorità del nuovo Piano riguardano la questione socio-sanitaria, la rappresentanza dei cittadini immigrati, e le politiche abitative: dovrebbero trovare definizione entro la fine dell’anno. Il Piano complessivo, in fase di elaborazione, dovrebbe invece essere varato entro la fine del 2011. Uno strumento operativo per favorire la razionalizzazione delle risorse in un momento particolarmente delicato e complesso per gli enti locali e che segni nuove modalità di progettazione delle politiche sociali e dell’integrazione delle azioni dei diversi livelli politico-organizzativi. In esso saranno definite le linee guida del settore e gli obiettivi da raggiungere, un quadro che disegna una mappatura dei bisogni e dei relativi indirizzi e azioni concrete sia nei servizi che nella riduzione delle disuguaglianze di accesso e fruibilità degli stessi.
Il nuovo Piano regolatore sociale
WELFARE. Avvio della nuova fase partecipativa per la pubblicazione del documento guida sul sociale
AUTORE:
Elisabetta Lomoro