Musica dedicata “al buon Dio”

Sagra musicale umbra. L’intensa spiritualità dei grandi autori scelti per questa edizione. I concerti degli ultimi giorni

La Sagra musicale umbra dopo la solenne apertura in cattedrale, con la Messa presieduta dal Vescovo Mons. Bassetti e cantata dal coro Laurence Feininger, è entrata nel pieno del suo svolgimento ed ha già offerto esecuzioni di prim’ordine. Pellegrinaggi dell’anima”, come suona il titolo – programma del festival di quest’anno, ha un valore anche geografico, nel senso che si svolge in luoghi diversi, caratteristici per la loro spiritualità, a cominciare da S. Bevignate a Perugia, la cattedrale di S. Lorenzo, la basilica di S. Pietro. Distribuita in nove giorni di concerti, la Sagra tocca nove diversi Comuni, ed è curioso notare che si è aperta e si chiude con delle “incompiute”, la Nona sinfonia di Bruckner e la celebre Sinfonia in Si minore di Schubert. La sinfonia di Bruckner, l’ultimo lavoro della sua attività, incompiuta appunto a causa della morte del compositore (1824 – 1896), è dedicata “Al buon Dio”, e ha rappresentato per l’autore anche un addio alla vita; trasmette all’uditore una vibrazione esaltante di vitalità e un profondo richiamo al mistero. La dedica ci fa ricordare “il nesso tra sinfonismo dell’autore e la sua candida fede cattolica”. L’esecuzione è stata particolarmente intensa e coinvolgente per la forza e l’entusiasmo, oltre che al numero – 110 esecutori – dei giovani della Jugendorchester Gustav Mahler, fondata da Claudio Abbado, ed anche per l’apprezzata direzione del maestro David Afkham, un giovane di promettenti successi, già affermato in ambito internazionale. In quest’anno in cui ricorre il 250° anniversario della nascita di Luigi Cherubini (1760 – 1842) la Sagra ha voluto dedicare a questo musicista fiorentino l’esecuzione del suo Capriccio, “visionaria composizione di quaranta minuti di musica senza soluzione di continità”, eseguita a Deruta da Gregorio Nardi al pianoforte; e, dello stesso autore, una prima esecuzione in tempi moderni di brani riscoperti da Auser Musici e dal loro direttore Carlo Ipata, nel teatro Cucinelli a Solomeo, diretto dallo stesso Ipata, con il soprano Maria Grazia Schiavo: “Arie e sinfonie d’Opera da Firenze a Parigi nel 250° dalla nascita”. Ancora di Cherubini si avrà l’esecuzione del Credo a 8 voci e organo da parte del gruppo Philippine Madrigal Singers, l’unico coro al mondo che abbia vinto due volte il concorso “Guido d’Arezzo”, oltre ad altri prestigiosi premi internazionali. Il coro, fondato nel 1963 dalla professoressa Andrea Veneracion, terrà il concerto venerdì 17 alle 21 a San Gemini, nell’abbazia di San Nicolò. Vi sono molte altre offerte di occasioni musicali importanti. Ci limitiamo a segnalare il Vespro della Beata Vergine di Giovanni Battista Pergolesi (1710 -1736), ricostruito da Malcom Bruno. Pergolesi, genio marchigiano, in appena 26 anni è riuscito a segnare una svolta ed a lasciare un’impronta nella storia della musica: già noto per il suo famosissimo Stabat Mater, merita però di essere conosciuto in modo più completo. A trecento anni di distanza la Sagra ha voluto rimetterlo al centro dell’attenzione del mondo musicale con l’esecuzione che avrà luogo a Perugia nella basilica di S. Pietro sabato 18 settembre alle ore 21. Ed infine la conclusione, come si è detto, con la sinfonia “incompiuta” di Schubert al Morlacchi domenica 19 alle ore 21.