Nasce la nuova scuola cattolica “Centro studi Don Bosco”. Dalle “ceneri” della scuola media e del liceo dell’istituto Don Bosco di Perugia – irrevocabilmente e definitivamente chiusi per volontà dell’Ispettoria salesiana nazionale, con l’intento di trasformare parte dell’edificio in alloggi per studenti universitari – nasce, si rigenera e si apre alla cittadinanza tutta, la nuova scuola cattolica: Centro studi Don Bosco, scuola media e i due licei, classico e scientifico. L’incessante impegno dei docenti, da anni impegnati nel progetto educativo della scuola, ed ostinati a non “arrendersi”, l’ansia delle famiglie preoccupate per il futuro dei loro figli, la solidarietà degli ex allievi salesiani, ma soprattutto la ferma e convinta volontà del nostro vescovo Gualtiero Bassetti a non permettere la chiusura dell’unica scuola cattolica del territorio perugino, in un momento come questo di forte emergenza educativa, hanno permesso il “miracolo”. La nuova scuola ha come finalità quella di conservare, approfondire e diffondere il “metodo preventivo di don Bosco” nello svolgimento di attività scolastiche ed educative. Nasce una scuola libera e pubblica, nel compiuto rispetto del dettato costituzionale, che promuove il pluralismo delle istituzioni scolastiche, secondo la cultura e la tradizione cristiana. Il metodo preventivo formulato da don Bosco vede gli educatori come “maestri in cattedra e fratelli in cortile”. Il docente salesiano non solo insegna e si preoccupa dello sviluppo cognitivo dei suoi alunni, ma è anche attento a creare una comunità educante improntata allo spirito di famiglia. “Gli educatori amino ciò che piace ai giovani, e i giovani ameranno ciò che piace agli educatori. E queste cose imparino a fare con slancio e con amore” scriveva don Bosco. Saper ascoltare i giovani, conquistare la loro fiducia, costruire un rapporto educativo fondato sulla stima reciproca, la lealtà ed il rispetto, rappresenta il miglior strumento di prevenzione, al fine di evitare – da un lato – pericolose forme di dispersione e di abbandono, dall’altro far affiorare e realizzare le potenzialità di ognuno. Ogni persona è “progetto” e al tempo stesso un “mistero”: l’educazione è opera faticosa, dai tempi lunghi, con successi e fallimenti e senza ricette preconfezionate. Il docente, si pone, allora di fronte agli allievi come modello di promozione di valori morali e spirituali. È il suo modo di essere che permette di comunicare il suo sapere: la passione per il proprio lavoro, la coerenza e l’autorevolezza, il rispetto e la pazienza, l’amorevolezza e la fede, diventano per i giovani veicolo di competenze e di cultura. La nascita di questa nuova scuola ha subito suscitato un vivo interesse nella cittadinanza perugina; sia le istituzioni pubbliche locali che enti di ispirazione cattolica come l’Associazione dei genitori delle scuole cattoliche (Agesc) hanno augurato il buon successo dell’iniziativa. Perugia si arricchisce per i propri giovani di un’opportunità in più di crescita intellettuale, culturale morale e spirituale, in un ambito di confronto e di verifica con il contesto educativo della città. L’impegno di tutti dovrebbe allora essere quello di accogliere con entusiasmo tale realtà e contribuire a farla crescere. “L’educazione può cambiare la storia” diceva don Bosco, e per questo ha speso la sua vita.Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi all’istituto Don Bosco di Perugia, via Don Bosco 5, tel. 075 5733880