L’unione spirituale è data da due importanti santi umbri: san Valentino e san Benedetto; il percorso è quello che collega Terni a Norcia attraverso le antiche strade e sentieri della Valnerina. Lungo queste strade si è svolto il pellegrinaggio a piedi organizzato dalla Compagnia dei Romei di San Michele Arcangelo, quelle che si snodano tra paesaggi incontaminati, seguendo le orme degli antichi viandanti. Sono i moderni pellegrini, animati soprattutto dal desiderio di ritagliarsi un tempo dai ritmi frenetici della quotidianità, per immergersi nei propri sentieri interiori, assieme a persone che condividono il bisogno di questo profondo cammino dell’anima. In questo caso lungo la Via Benedicti dalla basilica di San Valentino in Terni alla basilica di San Benedetto a Norcia. Pellegrinaggio che ha avuto inizio con la celebrazione della messa e la benedizione del pellegrino: “O Dio… ti chiediamo che ti degni di custodire questo pellegrino che per amore del tuo nome va a Norcia. Sii per lui compagno nel cammino, guida nei crocevia, ristoro nella stanchezza, difesa nei pericoli, rifugio durante il tragitto, ombra nella calura, luce nell’oscurità, consolazione nel suo scoraggiamento, fermezza nei suoi propositi”. E ci siamo messi in cammino dietro al nostro stendardo. “Pellegrinaggio” deriva da una parola latina: peregrinare significa viaggiare per recarsi in un luogo sacro; nel linguaggio cristiano in un luogo santo. Il pellegrino risveglia in sé un altro uomo; è un uomo in cammino che lascia un luogo per andare in un altro; è di passaggio; dove sosta non ha radici; è in cerca di qualche cosa che è molto più dell’avere e del vedere. Il pellegrino si muove nel tempo liturgico, quello della fede, e in lui c’è l’attesa di arrivare nel luogo sacro dove raccoglie le tracce ancor vive del passaggio di Dio sulla terra. La Compagnia dei Romei di San Michele Arcangelo ha scelto come meta del pellegrinaggio il luogo santo di Norcia dove nacque san Benedetto che, abbandonando la casa ed i beni paterni, cercò l’abito della vita monastica perché desiderava piacere soltanto a Dio. Il percorso scelto è quello del Parco fluviale del Nera prima e della vecchia ferrovia Spoleto-Norcia poi. Tre giorni vissuti fra la terra che offre un passo fermo ed il cielo che illumina, vivendo in stretto contatto e rapporto con la natura in tutti i suoi aspetti, colori, odori, suoni, nutrendosi anche dei suoi frutti e accogliendo anche la pioggia che ha accompagnato nel secondo giorno del cammino. Abbiamo rafforzato la nostra spiritualità con intensi momenti di liturgia comunitaria, dove la preghiera del cuore ci ha avvicinato sempre più al luogo sacro. Abbiamo cercato di attualizzare, nei rapporti interpersonali, la Parola di Dio attraverso l’accoglienza, l’aiuto, la solidarietà, l’accettazione delle diversità. Abbiamo condiviso emozioni, silenzi e la gioia di arrivare al luogo sacro. Pensiamo di aver trovato una possibile risposta alla nuova vitalità che sta acquistando il pellegrinaggio cristiano, in quanto, attraverso questa esperienza, ci si confronta con quei valori che danno nutrimento al proprio essere e ci si mette alla prova in una relazione di dono e di amore, uscendo dalla propria individualità, ritrovando la rotta verso un cammino di fede.
Lungo la “Via Benedicti”
Pellegrinaggio dalla basilica di San Valentino a Norcia, organizzato dalla Compagnia dei Romei
AUTORE:
Daniela Navonni