In risposta all’appello di Giovanni Paolo II per la nuova evangelizzazione, molte famiglie che hanno percorso il Cammino catecumenale si sono offerte per aiutare la missione della Chiesa andando a vivere nelle zone più secolarizzate e scristianizzate del mondo, preparando la nascita di nuove parrocchie missionarie. Tra loro anche dei ternani come Francesca Ronconi, della prima comunità neocatecumenale di Santa Maria Regina di Terni, che insieme al marito e ai tre figli, andranno in Ungheria. “Io e mio marito – dice – abbiamo sentito l’esigenza di alzarci, ossia di dare la nostra disponibilità per queste missioni già due anni fa, ma solo a maggio, durante la convivenza di Porto San Giorgio, siamo stati chiamati per completare la missione ad gentes in Ungheria. La destinazione è Miskolc, dove siamo già stati invitati dai catechisti del luogo alla convivenza dell’Ungheria e dove abbiamo conosciuto una famiglia di una missione che ci ha ospitato come se ci fossimo conosciuti da sempre. Questa famiglia ci ha accompagnato a Miskolc alla ricerca delle scuole per i miei figli e di una casa”. Francesca Ronconi, insieme alla sua famiglia, si trasferirà non appena troverà una casa ma sicuramente entro il mese di agosto, in quanto i ragazzi dovranno frequentare corsi di lingua. Ha già potuto costatare la realtà di Miskolc: da una parte tutti casermoni dove vivono gli zingari, e dall’altra villette a schiera: un divario economico e sociale molto accentuato, che risente anche dell’economia europea. “È la prima comunità di Santa Maria Regina di Terni che va in missione, e la mia famiglia rappresenta solo una parte, un arto di un Corpo unico. Facciamo questo per metterci al servizio del Signore: ci siamo licenziati sia io che mio marito, ma siamo sereni perché questo gesto ci darà la felicità del cuore e domani il Regno eterno”.A Miskolc, le quattro famiglie si incontreranno come comunità per le lodi della mattina, per la messa e per tutte le altre attività; inizieranno le catechesi e verranno invitate le persone che si incontrano giornalmente. “Andremo a fare propaganda dell’amore di Gesù, dell’annuncio che Cristo ti ama di un amore gratuito, sconfinato, che non chiede niente in cambio. Andiamo ad annunciare la misericordia infinita di Dio di cui il mondo ha bisogno”. A breve ci sarà un incontro tra il vescovo Vincenzo Paglia e il Cammino catecumenale, durante il quale Francesca e suo marito Manolo saranno invitati insieme a Andrea e Lucilla della prima comunità di San Giuseppe. A gennaio ci dovrebbe essere l’invio ufficiale del Papa delle 240 famiglie che a Porto San Giorgio si sono alzate per la missione.
In missione in Ungheria
Terni. Famiglia neocatecumenale va a evangelizzare una zona “difficile”
AUTORE:
Benedetta Rinaldi