I programmi dei tre schieramenti nell’ottica del Forum famiglie

A firmare il Manifesto “Una Regione a misura di famiglia” sono stati candidati - presidenti e consiglieri - dei vari partiti. Non tutti, però. E anche chi aderisce, non sempre risulta del tutto conv

Per le elezioni amministrative del 28-29 marzo, il Forum delle associazioni familiari ha elaborato un manifesto elettorale intitolato Una Regione a misura di famiglia chiedendo di sottoscriverlo ai candidati presidenti e consiglieri delle regioni in cui si vota. Un’adesione resa pubblica e comunicata alle famiglie aderenti al Forum per offrire dei punti di riferimento all’elettorato cattolico. Delle candidate alla presidenza alla Regione dell’Umbria hanno aderito Fiammetta Modena e Paola Binetti. Per i candidati a consigliere regionale hanno sottoscritto il manifesto del Forum Maria Prodi e Sauro Cristofani del Pd; per l’Udc: Sergio de Vincenzi, Giulio Cozzari, Sandra Monacelli, Stefania Croci, Massimo Moncelli, Enrico Melasecche; per il Pdl: Maria Rosi, Enrico Sebastiani, Armando Fronduti, Alfredo De Sio, Franco Zaffini, Andrea Lignani Marchesani, Massimo Mantovani, Roberta Ricci e Valentino Rocco; per la Lega: Chiara Tomassini, Elia Francesco Fiorini e Massimo Ziarelli. “Noi del Forum dell’Umbria – ha dichiarato il presidente Pillon – ci riconosciamo perfettamente nelle parole del cardinale Angelo Bagnasco, che si è espresso in difesa della vita, dell’identità della famiglia formata sul matrimonio fra uomo e donna e della libertà di educazione dei nostri figli. Pertanto l’invito del Forum è quello di votare, alle elezioni regionali del 28-29 marzo, quei candidati e quei partiti che vogliono un’Italia più rispettosa di questi valori”. Poi “una sferzata” al centrosinistra e alla sua candidata presidente: “Catiuscia Marini non ha sottoscritto alcun impegno in favore della famiglia”. Segnale che preoccupa il Forum, insieme ad altri come la scelta di non ricandidare “uno dei consiglieri del Pd, Luigi Masci, che nella scorsa consiliatura si era battuto per le politiche familiari, tanto da essere il relatore di maggioranza della legge sulla famiglia. Non vorrei – conclude Pillon – che l’asse della coalizione di centrosinistra che si candida a governare l’Umbria per altri 5 anni si sia spostato più a sinistra che al centro, come sembra dimostrare anche l’entusiastica partecipazione della Marini all’assemblea nazionale delle associazioni gay lo scorso gennaio e la recente approvazione al Consiglio comunale di Perugia del registro comunale del cosiddetto testamento biologico”. “L’Umbria – gli ha replicato la candidata Marini – è l’unica regione italiana che ha appena approvato una nuova legge regionale sulla famiglia, anche grazie alla convinta azione del centrosinistra che la governa. Dunque non polemizzerò davanti ad un attacco strumentale, a fini meramente elettorali, che ci viene riservato a due giorni dal voto. I cittadini dell’Umbria sanno che con me presidente e con la coalizione di centrosinistra le risorse per i servizi all’infanzia, per la non autosufficienza, per il sostegno alle famiglie, a cominciare da quelle più in difficoltà, non saranno in alcun modo negoziabili: attueremo le leggi regionali a cui abbiamo già destinato significative risorse pubbliche”. Per Pillon “anche il programma elettorale di Pdl-Lega non può certo considerarsi esaustivo”. “Si trova un capitolo dal titolo Bene comune – si legge in una nota diramata dal Forum mercoledì scorso – con due paragrafi titolati Asili nido e Aiuti alle famiglie senza tuttavia alcuna specificazione in proposito. Un po’ meglio – continua il comunicato – il programma dell’Udc”.

AUTORE: Paolo Giovannelli