Le domande del ’900

Il filo conduttore scelto per quest’anno è una riflessione sul secolo scorso, in particolare la questione antropologica

Si ripete anche quest’anno il ciclo dei “Dialoghi con la scuola” promossi dall’associazione “Leone XIII”. Il filo conduttore scelto per questo anno è la riflessione sul Novecento ed in particolare sul tema dell’uomo del Novecento, ovvero la “questione antropologica”, con le domande di tutti i tempi e di tutti i luoghi: chi sono, da dove vengo, dove vado?, affrontate nella letteratura italiana in quella anglosassone, nella scienza, nella filosofia. Cinque conferenze presso il liceo classico “A. Mariotti”, nei giovedì (ore 16 -19) dal 25 febbraio al 25 marzo, rivolte in particolare a studenti e insegnanti ma aperti al pubblico. “L’associazione Leone XIII – spiega Cristina Merini – è un’associazione culturale che opera sul territorio della regione dal 2000. La sua finalità è quella di promuovere la cultura umana e cristiana, in particolare dei giovani, nel territorio umbro, attraverso la realizzazione di iniziative di vario genere e, annualmente organizza anche i ‘Dialoghi’, con il patrocinio della Provincia di Perugia (assessorato al Lavoro, formazione, pubblica istruzione) e dell’Ufficio scolastico provinciale di Perugia, con la collaborazione dal 2006 dell’associazione Portofranco”.“La prima finalità di questi incontri – ha detto Cristina Merini presentando l’iniziativa al primo incontro – è di carattere specificatamente culturale: individuare nel panorama del sapere odierno temi di particolare rilevanza, ricercare e approfondire in modo interdisciplinare i loro caratteri strutturali per conoscere gli snodi culturali della nostra civiltà”. La seconda finalità dei “Dialoghi” è di “offrire un contributo alla formazione della persona, in particolare dei giovani, trasmettere un sapere, proporre contenuti, visioni del mondo, esperienze significative”. Per questo la proposta è rivolta anche agli educatori “che nonostante le delusioni, i mancati riconoscimenti, compiono ogni giorno il loro lavoro generando beni relazionali nella scuola e per la scuola, perché rimangono saldi su ciò che conta davvero: il bene dei ragazzi e la loro crescita come persona”. Il terzo scopo dei “Dialoghi”, aggiunge Merini, “è di consolidare una sinergia, già avviata”, con tutti i soggetti che operano nel campo della formazione: Ufficio scolastico regionale, istituti di ricerca, Università, enti locali, associazioni culturali, associazioni di insegnanti, associazioni di genitori. “Siamo infatti convinti – conclude – che solo mediante un concreto ed efficace raccordo tra le molteplici esperienze, iniziative, risorse di cui ogni organismo è portatore è possibile gettare un seme che ci auguriamo possa portare frutto nella nostra città, a vantaggio della crescita personale e della società civile”.

AUTORE: M. R. V.