Devozione ritrovata

La chiesetta del XVI secolo cosiddetta del Monte, in piazza del Popolo, eretta nel 1623 sul luogo ove si trovava la grande chiesa dell’oratorio del Monte di Pietà di Todi da cui deriva il nome, di proprietà oggi di un noto gruppo bancario, custodisce un vero e proprio tesoro d’arte del XV secolo. Qui si trova una bella scultura lignea policroma del Cristo morto, di autore ignoto, oggetto di culto e di devozione particolarmente avvertita dai tuderti. In origine questa statua doveva essere un Cristo crocifisso trasformabile, il Venerdì santo, con la rotazione delle braccia, in un Cristo morto. Ebbene, durante la Quaresima questa chiesetta, autentico scrigno, resterà aperta di venerdì, dalle ore 16 alle 18 per il pio esercizio della Via crucis. Dobbiamo questa iniziativa al Gruppo di volontariato vincenziano di Todi, la cui proposta è stata accolta dall’ente proprietario limitatamente al periodo quaresimale. Ma chi sono questi signori del Gruppo volontario vincenziano che in questa Quaresima ci offrono la opportunità di visitare e pregare il Cristo morto di Todi? Sono una antica associazione di laici cattolici che intendono vivere la solidarietà e la carità cristiana secondo il Vangelo. I volontari vincenziani costituiscono la continuazione nel tempo dell’opera primogenita di san Vincenzo de Paoli per l’approccio immediato e diretto con i poveri in cui vedeva riflesso il volto di Dio. Nel nostro incontro abbiamo ascoltato la past-president Luisa Sarnei, la neo-presidente Lucilla Melchiorri e la segretaria Ines Valentini, che ci hanno parlato diffusamente delle opere di assistenza e di solidarietà che il gruppo di Todi svolge in favore di persone e/o di famiglie in condizioni di bisogno, delle visite domiciliari ad anziani soli, in famiglia o presso istituti assistenziali, dei pacchi alimentari e dei contributi in danaro.Inoltre abbiamo appreso con soddisfazione che il volontariato vincenziano tuderte attraverso i Missionari vincenziani ha partecipato a progetti di solidarietà cristiana in Perù, Messico, Mozambico, Eritrea e Palestina. I volontari di Todi per far fronte alla maggiore domanda di aiuti e al conseguente impegno finanziario, oltre alla tradizionale lotteria della Consolazione e alle quote sociali dei volontari, hanno dato vita ad una serie di iniziative benefiche come “la raccolta delle castagne”, “il mercatino dei ricordi”, “un fiore per un sorriso” e prossimamente “un pranzo sociale”: si tratta di significative iniziative che, quando sono sostenute dall’entusiasmo della fede, producono un fiume di bene.