Si è svolta il 23 gennaio presso palazzo Trinci di Foligno la presentazione del volume La teologia spirituale di Angela da Foligno, di mons. Giovanni Benedetti (Edizioni del Galluzzo). Alla cerimonia erano presenti, oltre all’autore, mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, mons. Mario Sensi e l’assessore comunale alla Cultura, Elisabetta Piccolotti. Ad aprire l’incontro le parole di mons. Sigismondi: “Con questa opera mons. Benedetti inserisce una perla preziosa nel vasto repertorio delle sue pubblicazioni. È proprio diventando vescovo emerito di Foligno che ha iniziato una stagione fecondissima di studio e di pubblicistica”.
Il Vescovo emerito “rivela il suo profilo di appassionato studioso della beata Angela, di cui rilegge il Liber in un fitto dialogo con le fonti della tradizione cristiana”, un sigillo per il VII centenario della morte della grande mistica folignate appena concluso. Nella sua accurata riflessione mons. Betori ha affermato che “trarre dalle pagine di Angela i contenuti di una riflessione teologica è l’orizzonte in cui si pone il libro di mons. Benedetti”.
Ha poi esposto il tentativo di illuminare l’esperienza mistica di Angela alla luce della tradizione patristica e medievale. Infatti “la ben nota competenza di mons. Benedetti nel districarsi nel mare vasto dei Padri della Chiesa, eredità della frequentazione del grande teologo che gli fu maestro e amico Hénri de Lubac, si traduce nella ricerca dei possibili retroterra patristici e teologico-medievali che ci aiutano ad interpretare i contenuti del libro di Angela”.Mons. Benedetti diventa così “impareggiabile guida nel rannodare i contenuti teologici dell’esperienza angelana con il filo di quei primi secoli della vicenda cristiana in cui la teologia è nata e da cui essa sempre trae i suoi migliori impulsi”.
Mons. Betori ha poi proposto qualche annotazione sul disegno che percorre l’intero Liber di Angela. Il testo di Benedetti intercala testi di Angela ad una rilettura che, appoggiandosi sui testi della tradizione, ci conduce per mano nella pagine del Liber. Il primo capitolo ha funzione introduttiva, poi capitolo dopo capitolo si sviluppano le varie tappe dell’esperienza mistica della beata folignate. L’Arcivescovo di Firenze ha concluso infine il suo intervento con il ringraziare Benedetti “per la sua operosa e luminosa età da emerito e per questo suo ulteriore dono di sapienza legato alla figura della più grande figlia di questa città”.
A ringraziare l’autore anche mons. Sigismondi: “Avvicinando mons. Benedetti, ho scoperto che la discrezione è la forma più alta di attenzione, e questo atteggiamento lo ha tradotto nel libro. Si è fatto da parte senza mettersi in disparte. Grazie per questa lezione così magistrale”.