San Rinaldo dal 1217 al 1977

Nocera Umbra. Quest’anno alla festa del Santo patrono si potrà assistere anche allo spettacolo teatrale “E se Rinaldo vivesse oggi?”

Nocera Umbra si accinge a celebrare la ricorrenza del patrono san Rinaldo vescovo, morto il 9 febbraio 1217. Rinaldo era il figlio primogenito dei conti di Nocera; nacque a Postignano, castello del contado Nocerino, nel 1157. Dopo aver rinunciato ad ogni diritto feudale si ritirò sul monte Serrasanta di Gualdo Tadino conducendo una dura vita eremitica. Successivamente fu accolto nell’eremo di Fonte Avellana. Divenne vescovo intorno al 1210; il suo episcopato fu caratterizzato dal fatto che non rinunciò mai ad essere monaco. Spesso il suo giaciglio veniva ritrovato intatto al mattino, perché trascorreva intere notti in penitenze e preghiera, come l’austera vita di monaco imponeva. Il Codice vaticano latino 3.903 documenta molta della storia di san Rinaldo. Racconta che, per dare esempio vivo di amore cristiano, adottò un bambino orfano, tenendolo nel palazzo vescovile e onorandolo ogni giorno a mensa come se fosse Cristo che chiedeva aiuto. Fu amico di Francesco d’Assisi e partecipò alla promulgazione, in Assisi, dell’Indulgenza della Porziuncola. Subito dopo la morte, in segno di rispetto e venerazione, fu imbalsamato. Dopo un breve processo sui miracoli compiuti, venne proclamato santo e, successivamente, patrono protettore di Nocera e della sua diocesi. Il suo corpo fu posto sull’altare maggiore della cattedrale ed esposto al culto dei fedeli in occasione della celebrazione della ricorrenza. Vi è rimasto fino al 1997 quando, a seguito dei gravi eventi sismici, fu solennemente traslato nella struttura provvissoria dove ancora oggi è ospitato. La parrocchia, dopo aver concluso la novena di preparazione presieduta da tutti i parroci della vicaria, celebrerà la festa del patrono con la messa solenne officiata dal vescovo mons. Domenico Sorrentino in concelebrazione con il presbiterio diocesano e animata dalla Corale di S. Cecilia e dalla confraternita di S. Rinaldo. Nell’ambito della celebrazione avverrà la consueta consegna del cero da parte del Sindaco, in rappresentanza della comunità civile. Nel pomeriggio di domenica 7 febbraio, invece, andrà in scena presso l’auditorium Cottoni lo spettacolo teatrale dal titolo E se Rinaldo vivesse oggi?, musical scritto dalla professoressa Anna Frillici (1940-1989) nel 1977, che ripercorre la vita di san Rinaldo calata nella realtà della fine degli anni ’70. L’appuntamento è alle 15.30, con replica alle 21.

AUTORE: Massimo Bontempi