Caritas, una barriera contro il disagio

Il resoconto del direttore Luca Uccellani relativamente all’anno appena trascorso

L’unica preoccupazione è quella di dare risposte immediate per fronteggiare situazioni di emergenza, figlie di quella crisi cui morsi si fanno sentire purtroppo anche nella nostra realtà. La Caritas diocesana sotto questo profilo non è soltanto un osservatorio formidabile, ma una prima efficace frontiera per contrastare i disagi ed i bisogni di una platea della quale fanno parte anche tanti concittadini. La conferma arriva da un primo resoconto del direttore Luca Uccellani sull’attività svolta nell’anno da poco concluso: negli ultimi mesi del 2009 sono state numerose le famiglie, eugubine e straniere, schiacciate dall’impossibilità di risolvere anche le più modeste esigenze della quotidianità. In queste situazione una preziosa àncora di salvezza è risultato il Fondo di solidarietà delle Chiese umbre, che “ci ha permesso di sostenere – ha detto Uccellani – per un periodo di sei mesi oltre venti famiglie, con un contributo tra i 300 ed i 500 euro mensili”. Un intervento decisivo se non altro per attenuare le difficoltà di quanti si sono trovati, a volte dalla sera al mattino, senza lavoro e quindi senza risorse certe. La Caritas ha guardato però anche oltre al proprio territorio, allargando l’orizzonte fino a laddove le esigenze di solidarietà e condivisione battevano più forte sul tasto dell’aiuto. “Prima di Natale – ha proseguito il direttore – siamo riusciti a far pervenire ai terremotati dell’Aquila due container messi a disposizione dalle suore del monastero Madonna del Deserto di Pisciano. Ringraziamo di cuore per i trasporti effettuati gratuitamente Tracem, Stb Barbetti e il sig. Mario Ghiandoni”. Per quanto riguarda i legami con realtà al di fuori dell’Italia, anche nel 2009 “è continuato il sostegno al campo della Caritas regionale in Kosovo – ha concluso Uccellani – attraverso le adozioni a distanza dei bambini, gli aiuti ai malati e la presenza di volontari. Come regalo di Natale molto atteso è arrivata dalla Fondazione Monte dei paschi di Siena la notizia dell’erogazione di un contributo di 70.000 euro per la costruzione della nuova casa del campo” progettata da quattro tecnici della diocesi eugubina: gli architetti Giuseppe Lepri e Dante Monarchi e gli ingegneri Mario Franceschetti e Leonardo Tosti.

AUTORE: Giampiero Bedini