Natale 2009: restando entro i confini della diocesi, sorge spontaneo l’auspicio che la stella cometa illumini l’orizzonte e susciti al contempo atteggiamenti e gesti non effimeri di reciprocità ed alleanza. Ogni volta, ogni anno il Natale rappresenta anche sulle orme dei santi e beati di questa nostra terra una “occasione” spirituale che richiede e sostiene l’impulso ad una conversione tesa almeno ad alleviare il male nelle sue molteplici forme. Ecco quanto ci ha dichiarato il vescovo mons. Sorrentino. È possibile una prima valutazione circa il lavoro di evangelizzazione svolto dai missionari laici e religiosi in tempo di Avvento? “Giudico le prime esperienze molto positive. I missionari in genere sono accolti nelle abitazioni con rispetto. Mi piace citare, tra vari, un caso interessante: una signora di religione islamica – come tale si è presentata – ha accettato il libro dei Vangeli. Vivere la dimensione missionaria in modo diretto permette di dare, ma anche di ricevere; è un’esperienza che arricchisce lo spirito”. Quali emergenze sociali riscontra attualmente nel territorio diocesano? “In questo momento sono molto preoccupato per la situazione dell’azienda Merloni. Non costituisce in verità l’unico caso critico, ma senza dubbio è il più grave per le sue dimensioni, considerando anche l’indotto. Migliaia di famiglie si ritrovano nel tunnel di un estremo disagio. Mi addolora profondamente meditare sul loro Natale, privo di serenità e colmo invece di ansia”. Quali provvedimenti sta adottando la Chiesa diocesana per contribuire a risolvere tante difficoltà? “Alcune iniziative sono già in atto, in sintonia con altre diocesi umbre. Il Fondo di solidarietà rappresenta mensilmente un mezzo di sostegno. La Caritas offre il suo aiuto con interventi quotidiani. Abbiamo lanciato una iniziativa: il progetto ‘Famiglia di famiglie’, che consiste nell’invitare famiglie disponibili ad adottare famiglie in difficoltà con un contributo mensile nel corso di un intero anno. La Chiesa locale mostra saldamente la sua solidarietà, confidando che le istituzioni competenti affrontino insieme e con urgenza le problematiche del lavoro e dell’occupazione”. Quali sono le imminenti celebrazioni che personalmente la coinvolgeranno? “La messa di mezzanotte nella cattedrale di S. Rufino in Assisi; la messa mattutina a Nocera Umbra nel giorno di Natale all’interno dell’apposito prefabbricato, dal momento che la concattedrale rimane ancora inagibile dopo il terremoto del 1997; nel pomeriggio del 31 dicembre celebrerò presso la cattedrale di S. Rufino la messa contrassegnata dal tradizionale canto del Te Deum; nel pomeriggio del 1° gennaio mi troverò a Gualdo Tadino per una celebrazione eucaristica”. Ha notato nei più recenti tempi una maggiore presenza del mondo giovanile? “Accanto alle esperienze di settore coltivate dall’Azione cattolica, scout ed altre realtà, continua la vivace esperienza della Pastorale giovanile diocesana. Mi riferisco in particolare ad iniziative come quella delle Sentinelle del mattino: giovani che in modo tipico tentano un’opera di evangelizzazione rivolgendosi per le strade ad altri giovani. Mi riferisco anche al coro diocesano (con partecipazione interparrocchiale) che sta realizzando un significativo cammino sotto la direzione di suor Graciela. La galassia giovanile resta paragonabile ad un terreno arduo che va coltivato con costanza, evitando smarrimenti”.
Noi, famiglia di famiglie
Intervista al Vescovo di Assisi sul lavoro pastorale svolto in quest’anno e sulle emergenze sociali del momento
AUTORE:
Francesco Frascarelli