Dalle parrocchie alla cattedrale

Intervista a don Cesare Provenzi, responsabile del vicariato di Assisi, al termine della visita pastorale del Vescovo

Don Cesare Provenzi – responsabile del vicariato di Assisi ed inoltre della parrocchia di San Rufino nella quale risiede la chiesa cattedrale – espone così a La Voce le sue opinioni circa la lettera ad personam e la allegata riflessione consegnategli dal vescovo Sorrentino a conclusione della visita pastorale nei vicariati di Assisi, Santa Maria degli Angeli, Bastia Umbria. È possibile, don Cesare, una sintesi tra le molteplici “identità” presenti tanto nel vicariato quanto nella parrocchia? “Risulta essenziale a livello vicariale il rapporto tra le parrocchie e le basiliche di San Francesco e di Santa Chiara, oltre ai santuari. Nella realtà intraparrocchiale oltre al Capitolo sono presenti ben 19 comunità religiose maschili e femminili; di queste solo alcune partecipano attivamente alla vita parrocchiale. È necessario fare sintesi cominciando a conoscerci e a vivere una comunione di intenti”. Come arginare la divaricazione dalla fede? “Una via privilegiata è quella che stiamo percorrendo: la Scuola della Parola e la lectio divina che permettono di riscoprire nella giusta dimensione le tradizioni popolari, innervando forme devozionistiche con autentici contenuti. Opportuno ritrovarsi in qualche occasione attorno all’unica mensa eucaristica”. E come andrebbe recuperato il mondo giovanile? “È una strada non facile perché le sollecitazioni esterne sono tante e varie, spesso apparentemente più appetibili di quelle che la parrocchia riesce ad offrire. Un aiuto qualificato verrà dalla Pastorale comune alle parrocchie di Assisi e della ‘montagna’. A breve si terrà, nel vicariato, una missione rivolta espressamente al mondo giovanile”. Il Vescovo consiglia anche una incisiva testimonianza nel sociale… “Nel vicariato opera il Centro di volontariato sociale che assiste un alto numero di famiglie in difficoltà. Sono operanti anche le Acli. Facciamo assistenza a domicilio per alcuni servizi particolari, oltre ad aver attivato il doposcuola per ragazzi. La parrocchia è anche impegnata a portare avanti progetti caritativi (un ruolo speciale viene svolto dal gruppo missionario). Forse va ulteriormente approfondito lo studio della dottrina sociale della Chiesa”. La cattedrale è un punto di riferimento per l’intera diocesi. “Naturalmente, ad essa l’intera diocesi converge. Il fatto merita maggiore visibilità nella realtà di Assisi. A tal proposito il Vescovo introduce il criterio della rappresentanza. Nella consapevolezza che non si possono chiudere basiliche e santuari, almeno qualche rappresentante delle rispettive comunità sia presente alle celebrazioni presiedute dal Vescovo, in particolare il triduo pasquale, il Natale, la festa del patrono…”. Il Vescovo ha preso atto del suo generoso impegno e cordiale amicizia. “Sono contento dell’apprezzamento del Vescovo, che ringrazio, ricambiando i sensi dell’amicizia, ma sono anche consapevole che, se il Signore non costruisce la casa, invano faticano i costruttori”.

AUTORE: Francesco Frascarelli