Il futuro dell’Umbria è nelle nostre mani

Si terrà ad Assisi il 19 dicembre il seminario promosso dalla Consulta Ceu er i problemi sociali e il lavoro. Sarà occasione di confronto di tutta la società sul “bene comune” della nostra regione

Quale futuro ci aspetta? In molti ce lo chiediamo e per avere risposta guardiamo altrove, a chi occupa posti di guida nella società, ai politici che eleggiamo e che dovrebbero (il condizionale è oggi sempre più espressione di scetticismo e di sfiducia) lavorare per la costruzione del bene di tutta la società che rappresentano. Ebbene, “L’Umbria e il bene comune” è il tema su cui la Chiesa umbra invita la società umbra al confronto, in un seminario che si terrà il 19 dicembre ad Assisi. L’iniziativa è della Consulta per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale umbra (Ceu) presieduta da mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni – Narni – Amelia, dal 16 novembre eletto presidente della Ceu.

La partecipazione sarà su invito e nelle lettere inviate il 18 novembre scorso mons. Paglia ricorda il lungo “cammino di discernimento sulla situazione sociale ed economica dell’Umbria” iniziato nell’ottobre del 2007. “A muovere la Consulta – scrive mons. Paglia – è la sollecitudine per la nostra regione, una sollecitudine che appartiene a tutte le realtà sociali della regione e che ci rende consapevoli di come il futuro dell’Umbria sia in mano a tutti noi”. “Un cammino di questo tipo – aggiunge – si fonda su una precisa nozione di bene comune come fine distinto e convergente di tutte le sfere sociali, da quella economica a quella religiosa, da quella politica a quella cultrurale. Un bene comune pluralista e in continua definizione”.

Mons. Paglia nella lettera sottolinea che questo “bene comune della società” consiste “soprattutto nella salvaguardia dei diritti della persona umana e nell’adempimento dei rispettivi doveri” e aggiunge che “adoperarsiper il bene comune spetta tanto ai cittadini quanto ai gruppi sociali, alle organizzazioni economiche, religiose, culturali”. Da qui l’invito spedito ai soggetti istituzionali, alle associazioni laiche e cattoliche, ai soggetti eccelsiali e altri ancora. “La Consulta – sottolinea Silvia Angeletti, membro della Commissione regionale per i problemi sociali e il lavoro e coordinatrice del gruppo preparatorio del seminario, – con questa iniziativa intende sollecitare tutta la società umbra a riflettere sul proprio futuro”.

“Abbiamo voluto un seminario, e non un convegno, – aggiunge – proprio perchè si vuole che sia un confronto, introdotto da relazioni che sono il frutto del lavoro preparatorio, ma aperto ai contributi di analisi e proposte” per approfondire, scrive Paglia, “il rapporto tra questa idea di bene comune e il futuro della società regionale, senza trascurare la riflessione più specifica sui problemi e sulle novità che la crisi attuale pone alla attenzione di tutti, crisi”.

Il seminario era stato annunciato per la fine di settembre, ma diverse ragioni, non ultima gli avvicendamenti tra i vescovi umbri, ne hanno fatto slittare la data arrivando al prossimo 19 dicembre. Aperto a quanti riceveranno l’invito, si terrà presso il Salone papale del Sacro convento di Assisi dalle ore 15.30. Dopo il saluto del vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino mons. Paglia farà l’introduzione al tema “L’Umbria e il bene comune”, quindi interverranno gli economisti Pierluigi Grasselli, docente all’Università di Perugia, sullo sviluppo socioeconomico e il tessuto relazionale della regione e Giuseppe Croce, docente alla Sapienza di Roma, sulle sfide e ritardi dell’Umbria nell’economia della conoscenza; sulle riforme istituzionali il giurista Francesco Clementi, docente all’Università di Perugia; sulla Chiesa e i cattolici umbri il sociologo Luca Diotallevi, docente ll’Università RomaTre. Alle 18 il dibattito e le conclusioni saranno tratte da mons. Vincenzo Paglia.

AUTORE: Maria Rita Valli