Fatturati in flessione per 71 imprese su 100. Riduzione degli ordini della clientela per il 35 per cento di esse, minore liquidità per il 34,5 per cento, difficoltà nella riscossione dei pagamenti per il 27,6 per cento. La crisi sta forse passando ma le ferite non si cicatrizzano, e lo evidenzia bene la ricerca condotta dalla Camera di commercio di Perugia su un campione di aziende manifatturiere e commerciali. “Non è questione di sei mesi o di un anno – afferma il presidente della Camera di commercio perugina, Giorgio Mencaroni. – Servirà più tempo per tornare alla normalità”. Per i prossimi mesi, in vista c’è un ulteriore deterioramento del mercato del lavoro. “Il mondo dell’industria sta perdendo forza lavoro e – continua Mencaroni – il terziario soffre. Il 35 per cento delle imprese manifatturiere e commerciali di Perugia ha ridotto gli occupati. Peraltro anche l’Istat, riferendosi al secondo trimestre 2009 indicava a livello regionale una flessione tendenziale dell’1,6 per cento, pari ad una perdita di circa 6 mila posti di lavoro. Desta preoccupazione – ha aggiunto – il fatto che, a differenza delle precedenti crisi, in quella attuale i posti di lavoro persi nell’industria difficilmente potranno essere sostituiti, come avviene di solito, dal dinamismo del settore terziario”. Impossibile, dunque, riassorbire presto quei lavoratori che, loro malgrado, vengono riimmessi sul mercato e che poi ingrossano le fila dei disoccupati: questo, purtroppo, è il tempo in cui la crisi fagocita “il capitale umano”. L’indagine della Camera di commercio di Perugia, relativa al terzo trimestre 2009, è esplicita proprio sulla questione occupazione: gli effetti più duri della crisi economica si manifesteranno ancora sul mercato del lavoro, già in emergenza. “L’esubero di personale legato al calo della produzione – si legge in una nota della Camera di commercio perugina – viene fronteggiato dalle imprese soprattutto mediante il ricorso agli ammortizzatori sociali. Anche il lavoro Excelsior Unioncamere sottolinea il duro colpo per i lavoratori, evidenziando per la prima volta in dieci anni di indagine una brusca riduzione degli occupati e un consistente calo della quota di imprese con previsione di assunzione”. Esistono, comunque, alcuni imprenditori che vedono ancora il bicchiere mezzo pieno: “Nei primi 9 mesi di quest’anno, il 30 per cento delle nostre aziende – tiene a precisare il presidente Mencaroni – ha effettuato investimenti e ha assunto profili professionali più alti e qualificati”.
Calano fatturati e clienti
ECONOMIA. I dati della Camera di commercio
AUTORE:
Pa. Gio.