È stato presentato, giovedì 22 ottobre, il progetto culturale “Cittadini del mondo” proposto, per il quarto anno consecutivo, dalla diocesi alle scuole superiori di Foligno. “La proposta nasce – ha sottolineato don Luigi Filippucci, coordinatore del progetto – dall’incontro sul territorio delle diverse agenzie educative: scuola, diocesi, Amministrazione comunale, per realizzare un percorso formativo che ha l’intento di creare relazioni significative e durature tra i giovani nella prospettiva dell’apertura al dialogo, all’accoglienza, alla convivenza, al rispetto del creato, al servizio per il bene comune”. Due sono le proposte del progetto: la prima ha come titolo “L’aria, bene indispensabile alla vita di tutti”; la seconda, il “Convivere nel tempo della pluralità, una sfida per la comunità che cambia”. Il convegno, presieduto dal vescovo mons. Gualtiero Sigismondi, ha visto la partecipazione di Nando Mismetti, sindaco di Foligno, della prof.ssa Daniela Albanese dell’Ufficio scolastico regionale, dei dirigenti scolastici, dei docenti referenti del progetto e degli studenti. L’importanza del progetto è stata richiamata da mons. Sigismondi: esso “ha l’ambizione di trovare punti di tangenza su questi argomenti con tutte quelle realtà educative che cercano di formare e valorizzare i desideri dei giovani, facendo ponderazione fra le loro aspirazioni e le loro ambizioni”. Un progetto – ha sottolineato anche il sindaco Mismetti – che ha il merito di mettere in risalto i temi della pace, della giustizia, della solidarietà, mettendo in atto “un nuovo concetto di cooperazione internazionale attraverso la formazione e un nuovo rapporto fra uomo e ambiente. Per fare ciò occorre uno sforzo corale, un rinnovamento culturale da parte di tutti, anche di noi politici”. L’incontro ha visto anche l’autorevole intervento di Carlo Cirotto dell’Università di Perugia, che ha proposto agli studenti una lezione dal titolo “Il nostro sviluppo è sostenibile?”. Il tema dello sviluppo – ha detto il professore – “è oggi fortemente collegato ai doveri che nascono dal rapporto dell’uomo con l’ambiente naturale”. Negli ultimi 150 anni la concentrazione di CO2 nell’atmosfera è aumentata del 35% e la temperatura media è aumentata di 0,7 °C. Eppure, l’umanità ha oggi la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, facendo sì che i bisogni dell’attuale generazione vengano soddisfatti senza compromettere le capacità di quelle future, applicando chiaramente i dettami del Protocollo di Kyoto del 1997. “Le modalità con cui l’uomo tratta l’ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso e viceversa. Quando l’ecologia umana è rispettata dentro la società, anche l’ecologia ambientale ne trae beneficio”, ha concluso il prof. Cirotto, citando l’enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI.
Ossigeniamo la società!
FOLIGNO. Quarta edizione del progetto culturale “Cittadini del mondo” per le scuole
AUTORE:
Anacleto Antonini