L’ultima fatica perugina di mons. Chiaretti

L’Arcivescovo emerito ha completato il “Proprium perusinum”: Messale, Lezionario e liturgia delle ore

L’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti, che ha recentemente concluso il suo ministero episcopale a Perugia, ha voluto, per quanto umanamente possibile, non lasciare nulla di incompiuto di quanto aveva progettato di compiere. Tra le cose portate felicemente a termine vi è il “Proprium perusinum”, cioè il “Proprio dell’arcidiocesi Perugia – Città della Pieve”, in cui sono finalmente indicate le ricorrenze liturgiche legate al nostro territorio. Si tratta di tre volumi: il Messale, il Lezionario e il libro della liturgia delle ore. Questa operazione di aggiornamento era necessaria a seguito della riforma liturgica e di conseguenza della impostazione e calendarizzazione dell’Anno liturgico. Molti vi avevano messo mano precedentemente con una traduzione del vecchio proprium dal latino, ma ora abbiamo dei testi definitivi ben curati con introduzioni specifiche per ogni celebrazione indicata. Per fare degli esempi troviamo qui i testi per la celebrazione delle feste, delle memorie obbligatorie, di quelle facoltative, come la festa della Madonna delle Grazie, di san Costanzo, sant’Ercolano, di san Lorenzo, le commemorazioni di santi locali legati al territorio e alla tradizione delle due diocesi di Perugia e Città della Pieve. Chiaretti nell’introduzione ha sottolineato il senso di queste celebrazioni liturgiche proprie del nostro territorio: “Il popolo di Dio conosca i santi che la Chiesa locale ha generato nel corso dei secoli e nella verità dei luoghi e delle situazioni e di cui è rimasta memoria nel tempo come segno ed esempio… Siano i nostri santi e particolarmente i santi martiri, testimoni e maestri di quella santità cui deve aspirare ogni cristiano”. La prima festa che incontriamo dopo la pubblicazione del Proprio perugino è quella di Sant’Ercolano, posta con decreto di mons. Chiaretti al 7 novembre, seguendo la data indicata dal martirologio romano per il martirio del vescovo di Perugia, decapitato da Totila, appunto, il 7 novembre 547, all’altezza della porta Marzia, dove sorge la chiesa dedicata al Santo. La festa è principalmente destinata alla città e all’Ateneo, di cui sant’Ercolano è patrono, rappresentato nello stemma delle due antiche istituzioni. Rimane anche la memoria del 1 marzo, che ha una secolare tradizione, a ricordo della traslazione del corpo. La prossima festa riproporrà la medievale luminaria che partendo dal sagrato della cattedrale raggiungerà la chiesa di S.Ercolano dove si avrà l’omaggio al Patrono delle autorità cittadine ed accademiche. Programma per sant’ErcolanoFESTA DI SANT’ERCOLANO vescovo e martire, patrono della città e dell’UniversitàVenerdì 6 novembre, ore 19: Luminaria, partendo dal sagrato della Cattedrale fino alla chiesa di Sant’Ercolano; offerta del Cero e preghiera d’intercessione. Sabato 7 novembre ore 10.30, chiesa di Sant’Ercolano: santa Messa celebrata dall’arcivescovo Mons. Gualtiero Bassetti, animata dal Coro S.Ercolano alla prima esecuzione pubblica. Ore 18, Cattedrale di San Lorenzo: concelebrazione presieduta dall’Arcivescovo e con la presenza dei Canonici, del Clero urbano e dei Religiosi