È stato Andrea Iacomini, portavoce del Comitato Unicef Italia, ad aprire l’anno accademico 2024/2025 dell’Unitre di Terni con la lectio magistralis “L’Unicef nelle aree di crisi umanitaria”. In una sala gremita, al caffè letterario della biblioteca comunale, Iacomini ha raccontato l’impegno del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia per i bambini delle aree depresse dell’Africa.
I bambini e le guerre a Gaza, in Libano, Ucraina, Sudan
“Questo è forse il momento peggiore per l’infanzia dal 1946 ad oggi. Ci sono 148 milioni di bambini che vivono in condizioni di malnutrizione, racconta, ma soprattutto ci sono guerre terribili da Gaza al Libano, dall’Ucraina al Sudan, che purtroppo infiammano l’infanzia del pianeta e sulle quali bisogna intervenire. L’Unicef lo fa cercando soprattutto di ovviare a quelli che sono i drammi psicologici di questi bambini. Sono recentemente tornato dall’Ucraina proprio per testimoniare come una guerra possa segnare un’intera generazione.
L’attività svolta dall’Unicef Italia
L’Unicef interviene in questo caso attraverso i suoi psicologi, attraverso i suoi operatori, negli altri casi invece attraverso quelle che sono concretamente le nostre attività e quindi la fornitura di sali minerali reidratanti, del Plumpynut che è un alimento terapeutico, di vaccini”.
Iniziative di questo tipo, una lectio magistralis di fronte ad una platea così variegata, come possono aiutare la vostra causa?
“Sono fondamentali perché ci consentono di raccontare concretamente quello che facciamo. Spesso le persone ascoltano soltanto in maniera aleatoria. Invece poterlo raccontare di persona, soprattutto far capire quanto l’Unicef con i suoi eroi, io li chiamo così i nostri operatori sul campo, interviene in tutti i teatri del mondo perché siamo presenti in 195 paesi, aiuta moltissimo. Quindi essere qui a poterlo raccontare a delle persone che hanno questo tipo di sensibilità, conclude Iacomini, per noi è molto importante”.
Il Comitato Unicef di Terni
All’iniziativa ha preso parte anche il presidente del comitato provinciale per l’Unicef di Terni Giancarlo Giovannetti. “Il comitato Unicef di Terni è stato ripristinato nella sua operatività da cinque anni. L’impegno che abbiamo profuso in questo periodo è stato per diffondere la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza soprattutto in ambito scolastico. Poi ci sono delle iniziative che vanno sotto il nome di ‘Città amica’, progetto attivato dal Comune di Terni, che punta al benessere generale dei giovani”.
L’obiettivo, infatti, è di promuovere l’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso l’elaborazione di specifiche azioni politiche a livello comunale, così da costruire una città amica dei bambini e degli adolescenti. Il Comune interviene quale cabina di regia interdirezionale e definisce una cornice di riferimento che collega tutte le azioni rivolte ai minorenni che si realizzano nel territorio.
L’impegno per l’Unicef dell’Unitre di Terni, 300 gli iscritti
L’Unitre sostiene da sempre l’impegno dell’Unicef per portare sollievo ai bambini privati dei più elementari bisogni di natura sociale, economica e d’istruzione, forte di una struttura molto ben radicata.
“Siamo sul territorio da oltre 40 anni – precisa Anna Rita Marino direttore dei corsi dell’Università della terza età. L’associazione ha uno scopo fondamentale che è quello di formare, informare e fare cultura generale. C’è una risposta totalmente piena dal territorio anche perché collaboriamo con altre associazioni. In quest’anno accademico sono circa 300 le persone iscritte all’associazione distribuite in attività istituzionali e laboratori, quindi corsi e laboratori”.
Claudia Sensi