Un’altra pagina del cammino pastorale delle otto chiese sorelle della Regione ecclesiastica umbra si scrive in questa settimana ricca di eventi particolarmente simbolici.
Stati generali delle Commissioni pastorali regionali
A pochi giorni dalla celebrazione per i cento anni dalla dedicazione della cappella interna del Seminario regionale “Pio XI” ad Assisi, dove hanno pregato e pregano generazioni di futuri presbiteri, nella stessa aula liturgica il 9 novembre i delegati diocesani invocheranno il dono dello Spirito santo per vivere con sapienza e profezia gli “stati generali” delle Commissioni pastorali regionali.
Conoscere la situazione pastorale delle comunità cristiane
Nei giorni in cui Papa Francesco consegna la sua quarta enciclica Dilexit nos, ispirata al Sacro Cuore di Gesù, sotto lo sguardo ieratico e dolce del Cristo glorioso che domina sulla tela del presbiterio della cappella del Seminario, la Chiesa umbra si raduna per ascoltare il polso della situazione pastorale delle comunità cristiane e provare a lanciare il cuore oltre gli ostacoli della complessità contemporanea. Si proverà, infatti, a parlare con coraggio soprattutto di priorità e di futuro, selezionando tra le numerose traiettorie descritte dai Lineamenti sinodali.
A Roma l’assemblea del cammino sinodale delle Chiese
Un futuro prossimo e un futuro remoto: prossimo è l’impegno di portare il contributo delle nostre Chiese all’imminente prima Assemblea del Cammino sinodale delle Chiese in Italia che si celebrerà presso la basilica di San Paolo fuori le mura in Roma dal 15 al 17 novembre. I delegati diocesani potranno raccogliere dalle voci degli operatori delle nostre otto Chiese le principali istanze, i più importanti desideri, le proposte prioritarie da condividere a livello nazionale.
Individuare i passi futuri per il rinnovamento pastorale
Nel futuro remoto c’è il lavoro per individuare i passi concreti da indicare e da compiere per raggiungere alcuni obiettivi realistici e strategici per il rinnovamento pastorale delle nostre comunità. Un primo passo essenziale e fondamentale è perseverare nel facilitare e favorire le relazioni e la fraternità. Una convergenza assoluta si riscontra nel dover puntare con decisione sul cuore di ogni altra iniziativa: la comunione e la comunicazione.
Perché gli Stati generali delle Commissioni pastorali
Gli “stati generali” non hanno nessuna pretesa di produrre alcun documento o testo, ma l’esigenza impellente di documentare l’intensificarsi delle relazioni pastorali e mettere testa a nuovi stili di collaborazione. Sono un punto e un ponte: sono una linea di partenza per nuove buone prassi e vogliono fare da passerella alla futura Assemblea regionale.
Giubileo 2025 e VIII Centenario francescano
Gli “stati generali” sono anche un trampolino per il futuro Giubileo 2025 e un laboratorio per l’ottavo Centenario francescano. Si parlerà infatti anche delle iniziative e dei progetti in cantiere per questi due anni di grazia che vedranno l’Umbria avamposto e meta dei “pellegrini di Speranza”. Come scrive Papa Francesco nella bolla Spes non confundit (al n. 9): “Guardare al futuro con speranza equivale anche ad avere una visione della vita carica di entusiasmo da trasmettere”. Gli “stati generali” provano a condividere questa visione e a tenere vivo l’entusiasmo dei cristiani con la gioia del Vangelo.
Don Giovanni Zampa
Coordinatore segreteria pastorale regionale Ceu
I due quesiti su cui si confronteranno
ad Assisi i delegati regionali
Nella mattinata di sabato 9 novembre, gli “stati generali” si riuniscono al Seminario regionale di Assisi. Alla luce dei Lineamenti del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, ecco i due quesiti su cui si confronteranno i delegati delle Commissioni pastorali regionali:
1) tra le proposte, prospettive e iniziative emerse nei Lineamenti quali sono prioritarie e più urgenti da porre all’attenzione dei nostri Vescovi e delle nostre Chiese locali e da realizzare nelle nostre diocesi e nella nostra regione? Perché?
2) quali passi concreti compiere, quali processi praticabili attivare, quali tappe realistiche individuare per raggiungere fattivamente queste priorità?