San Martino rivive

La struttura dell’ex seminario d’ora in poi ospiterà le elementari, e poi l’università Lumsa

L’ex seminario vescovile, una delle eccellenze monumentali del quartiere di San Martino, torna a vivere: dal prossimo 14 settembre infatti ospiterà le scuole elementari di Sant’Illuminata e la scuola materna. In prospettiva poi è destinato a mettere a disposizione della Lumsa (Libera università Maria Santissima) gran parte dei locali per trasformarli in un vero e proprio “campus”, portando avanti e sviluppando il rapporto già in essere con la Comunità di Capodarco di Gubbio. Questo il quadro delineato in occasione della cerimonia inaugurale, alla quale hanno partecipato il sindaco Orfeo Goracci, assessori comunali, la presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti, il vescovo mons. Mario Ceccobelli e l’emerito Pietro Bottaccioli, il rettore della “Lumsa” Giuseppe Dalla Torre. In tale circostanza è stata presentata la sintesi a cinque anni dall’avvio dei lavori, che hanno interessato una superficie di oltre 3.500 metri quadrati, comportando un impegno economico di più di 4 milioni di euro (Fondi post-sisma del Piano dei beni culturali); necessitano ancora 700 mila euro per completare l’intervento, su un luogo storico per la scuola e la chiesa eugubina e non solo. Un luogo che ha visto nascere ed ospitato il famoso “liceo delle Peppe”; sorgere e consolidarsi le Missionarie della Scuola (che ambiscono ritornare nel loro luogo d’origine), operare il Seminario diocesano che ha formato generazioni di sacerdoti e di ottimi cittadini. Nel suo indirizzo di saluto il Sindaco ha parlato di “un’operazione culturale, sociale ed economica che riqualifica e ridà vita ad un quartiere della città”. Ha confermato che “sarà la sede della Lumsa, una presenza di rilievo a Gubbio”, i rapporti con la quale saranno disciplinati da una apposita convenzione. L’idea è quella di destinare la struttura a campus per studenti di altri paesi d’Europa e del mondo. Lo stesso rettore dell’università romana, Giuseppe Dalla Torre, si è impegnato a destinare alla sede eugubina “attività di grandissimo valore scientifico, formativo e di ricerca”. “Solo una grande motivazione e una comunità coesa come quella eugubina – ha sottolineato la presidente Lorenzetti – con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, della Chiesa e della Regione Umbria, potevano consentire di arrivare a questo importante risultato”.

AUTORE: Giampiero Bedini