Pensionati. Intervista a Luigi Fabiani, segretario della Fnp Cisl Umbria

Dal 2022 santa Rita è la protettrice della Fnp (Federazione nazionale pensionati) Cisl Umbria

Umbria terra di santi, mancava solo un sindacato che avesse un patrono protettore. E invece, dal 2022 santa Rita è la protettrice della Fnp (Federazione nazionale pensionati) Cisl Umbria, unico caso in Italia di un’organizzazione sindacale che possa vantare una patrona. Proprio nella basilica di Santa Rita a Cascia, il 28 settembre, è stata celebrata una liturgia dedicata. “Santa Rita è l’espressione più pura del cristianesimo – spiega Luigi Fabiani, segretario generale regionale Fnp Cisl –, un punto di riferimento per i laici, in virtù della solidarietà e del bene comune che esprime la sua figura. Una patrona che accomuna, con la sua storia e il suo esempio, cattolici e laici. Per un messaggio quanto mai attuale, e che ha portato oggi Papa Francesco a parlare di Terza guerra mondiale a pezzi”.

Perchè la scelta di santa Rita come patrona

Considerando le origini della Cisl, sindacato cattolico, la scelta non suona così fuori luogo. “Ci riconosciamo nei princìpi cristiani – sottolinea ancora Fabiani –, come la solidarietà, la fratellanza, l’attenzione agli ultimi”. Ma perché la scelta proprio sulla santa dei casi impossibili? “L’idea venne a Ilio Carlini, nostro dirigente sindacale di Terni – racconta – e così nel 2022 a Cascia abbiamo fatto un Consiglio generale con l’ordine del giorno di istituire santa Rita come protettrice della nostra federazione regionale; e dopo due anni siamo ancora qui a ricordarlo”. Una giornata speciale che ha visto riunite circa 300 persone e i segretari nazionali e regionali. Arricchita dalla cerimonia di premiazione di 40 ex dirigenti over 80 e l’ufficializzazione, nero su bianco, del gemellaggio tra la Fnp dell’Umbria e quella delle Marche. Il percorso, si augura il segretario Luigi Fabiani, è che possa concludersi con l’istituzione di santa Rita protettrice nazionale dei pensionati Cisl: “Naturalmente è una decisione che dovrebbe avere il consenso unanime di tutti”.

Il gemellaggio con la Fnp delle Marche

Quanto al gemellaggio con la Fnp delle Marche, Fabiani poi dichiara: “Con questa Regione confinante condividiamo gli stessi problemi. Lo spopolamento dei paesi di montagna, l’invecchiamento, con la conseguente mancanza dei servizi essenziali, come la chiusura degli uffici postali e la desertificazione bancaria. Unendo le forze, facendo rete, magari possiamo affrontare insieme le criticità e trovare una soluzione”.

Qualche numero

La Federazione nazionale pensionati della Cisl Umbria conta circa 35 mila iscritti. L’Umbria, si sa, è una delle Regioni italiane tra le più anziane. Viviamo in un Paese in cui la natalità è ai minimi storici; e tutto questo si ripercuote sui costi sociali. Dati alla mano, gli anziani over 65 nel Bel Paese rappresentano il 24% della popolazione residente, nel 2050 saranno il 34,9%. Tenuto conto che la non autosufficienza è direttamente proporzionale all’invecchiamento, 5,4 milioni di anziani avranno gravi limitazioni.

“Una popolazione – aggiunge Fabiani – che, quindi, richiede un livello di assistenza a cui il Paese, nel suo insieme, non riesce a dare risposte adeguate, con le famiglie che si trovano spesso sole nel gestire una persona non autosufficiente o devono fare ricorso a colf e badanti. In questo contesto si inserisce l’entrata in vigore del Decreto legislativo n. 29 del 2024 su ‘Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane’, che attua la riforma del sistema di assistenza per gli anziani, ottemperando il progetto di riforma inserito tra gli obiettivi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza)”.

Una riforma per tanti non sufficiente – conclude il segretario generale regionale Fnp Cisl –, ma che in realtà rappresenta un passo in avanti dopo trent’anni di stallo, per allineare l’Italia ai principali Stati dell’Unione europea, e che evidenzia una generale presa di coscienza dell’invecchiamento della popolazione del nostro Paese e riconosce il ruolo degli anziani nella società. L’obiettivo complessivo è di promuovere un percorso di riforma per introdurre un sistema organico di interventi in favore degli over 65, da una parte, l’invecchiamento attivo; e dall’altra, l’inclusione sociale, l’assistenza e la cura degli stessi, soprattutto quando sono fragili o non autosufficienti. La strada è ancora lunga, ma è stato gettato un seme”.

Rosaria Parrilla

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