Scommessa vinta

L'impegno diretto delle Acli nella gestione del Fondo solidarietà umbro

‘Abbiamo scommesso molto sul sostegno al Fondo di solidarietà, frutto della grande colletta regionale del 29 marzo scorso. Promosso dalle otto Chiese sorelle dell’Umbria, è stato voluto con forza dai nostri vescovi, consapevoli della difficile situazione economico-sociale. E direi che si è trattato di una scommessa vinta – afferma il presidente regionale delle Acli, Vincenzo Menna. – Ora che i fondi ci sono, stiamo passando alla fase di erogazione dei contributi nelle varie diocesi; gli aclisti lavorano all’interno delle commissioni diocesane di gestione dei fondi e nei punti di ascolto, insieme alla Caritas’. Parole di soddisfazione, e di speranza, pronunciate già il 17 luglio scorso al circolo Acli di Piedicolle (Collazzone), dove si è riunito il Consiglio regionale Acli dell’Umbria e ribadite adesso al settimanale La Voce. Menna, fatto il bilancio di un anno di attività, adesso guarda avanti. Le Acli per le famiglie’Sono davvero entusiasta del lavoro svolto per la creazione del Fondo – continua Menna -, sviluppato grazie alla collaborazione fra la Conferenza episcopale dell’Umbria e i laici, un fatto unico a livello nazionale di cui l’Umbria deve andar fiera’. Il Fondo sostiene a fondo perduto le famiglie monoreddito, da 6 mesi fino a 2 anni. Tale strumento opera accanto alle altre provvidenze previste dalla Regione Umbria, riguardo alle quali le Acli svolgono un’azione di informazione e di orientamento verso quelle famiglie che si dibattono nelle peggiori difficoltà economiche: famiglie con figli o in attesa di prole, monoreddito, con capofamiglia disoccupato e non sufficientemente coperto da ammortizzatori sociali o privo di lavoro stabile a causa della crisi economica in atto. ‘Ad ottobre – dice Menna, che dal 26 giugno scorso è anche il nuovo segretario generale del Consiglio dei Comuni e delle regioni d’Europa (Aiccre) – secondo molti esperti di economia la crisi finanziario economica sarà ancora più pesante, raggiungendo il massimo della sua gravità quanto alle ripercussioni sulla vita reale, e quindi sulle famiglie e sui lavoratori’. Ricorda anche l’esistenza del ‘prestito della speranza’, istituito dalla Cei con l’Associazione bancaria italiana (Abi) per le famiglie in difficoltà, alle quali sarà offerto un prestito massimo di 6 mila euro per un anno, a basso tasso di interesse. Punti-famiglia a Terni e PerugiaUn altro cavallo di battaglia delle Acli in Umbria, per i prossimi mesi, sarà quello dello sviluppo e del sostegno dei punti-famiglia sia a Terni, sia a Perugia. Si tratta di centri in cui si svolgono attività in favore delle famiglie umbre, nei quali gli aclisti erogano servizi di consulenza, assistenza e tutoraggio. ‘Inoltre – aggiunge il presidente regionale – le Acli dell’Umbria stanno per organizzare appuntamenti seminariali sull’enciclica sociale del pontefice Benedetto XVI’. ‘Il nostro presidente nazionale, Andrea Olivero – continua Menna – ha già notato che l’invito di Benedetto XVI alla civilizzazione dell’economia porta a superare la logica mercato-Stato, creando nuove forme di democrazia, partecipazione, redistribuzione e socialità nell’attività economica. Un principio che non solo scardina la tradizionale visione dell’economia capitalistica, ma allarga di molto anche le responsabilità della società civile’. Paolo GiovannelliA settembre a Perugia incontro nazionale di studio delle Acli su ‘nuove cittadinanze’ Le Acli preparano l’incontro nazionale di studio che si svolgerà a Perugia il 3-5 settembre. Il tema sarà ‘Cittadini in-compiuti. Quale polis globale per il XXI secolo’. ‘Non è più possibile trascurare le cose nuove che già irrompono nel nostro vivere quotidiano, come dimostrano la crescente presenza degli immigrati, i giovanissimi delle seconde generazioni, l’aumento dei matrimoni misti e dei ricongiungimenti familiari e, in sostanza, la diffusa realtà multietnica, multiculturale e multireligiosa, già da tempo così visibile nelle nostre città’, dichiara il presidente nazionale Acli, Andrea Olivero. Il momento di riflessione è già stato preceduto da quattro seminari territoriali a Roma, Viareggio, Padova e Catania, che hanno trattato i temi: cittadinanza globale, lavoro, immigrazione e una nuova economia fondata sull’autosviluppo, sui giovani e sulle donne. ‘È nostra convinzione – ha detto Olivero – che, se aiutiamo le persone a prendere finalmente coscienza dell’intrinseca incompiutezza dell’attuale statuto di cittadinanza, ogni soggetto si renderà conto più facilmente del grave vulnus che questo fatto infligge sia alla democrazia, sia al modello di welfare in Italia, in Europa e nel mondo’. Tra gli ospiti il segretario nazionale del PD Dario Franceschini, il presidente del Forum delle Famiglie Francesco Belletti; il direttore della Caritas Italiana Vittorio Nozza, mons. Aldo Giordano, osservatore permanente della Santa Sede presso il consiglio d’Europa.

AUTORE: (Pa. Gio.)