Il vescovo Ivan Maffeis scrive alla sua Chiesa la seconda Lettera pastorale “Sentieri di speranza”. Già dal titolo lascia intuire che si tratta della prosecuzione di un discorso, ma anche di una visione: quella di una comunità di credenti “in uscita”, che si lascia trasportare dal movimento dell’amore per Dio e per il prossimo.
Dopo aver invitato a avere “Il coraggio dei passi” (Lettera pastorale 2023) invita a percorrere “Sentieri di speranza” .
Non sono “sentieri” del tutto nuovi. Molte indicazioni provengono dal discernimento iniziato nei gruppi sinodali, proseguito nelle assemblee diocesane (maggio e ottobre dell’anno scorso) e poi nelle parrocchie e unità pastorali.
Sono “sentieri” aperti ma da curare e meglio definire perché possano essere percorsi da tutto il popolo di Dio e per evitare – proseguendo la metafora del cammino – che i rovi e le erbacce li rendano impraticabili e irriconoscibili.
Nuovo è l’orizzonte in cui si muove il cammino della Chiesa di Perugia – Città della Pieve: quello del Giubileo della Speranza, un “dono” per tutta la Chiesa in questi tempi in cui per molti motivi fede e speranza sono messe a dura prova.
L’Anno del Giubileo della speranza
Il Vescovo richiama la realtà sociale e culturale in cui viviamo (con piccole storie spesso di giovani) nella quale il Vangelo fatica a trovare spazio quando non è totalmente sconosciuto.
“Su questo sfondo – scrive mons. Maffeis – giunge il nuovo Anno santo. Aperto dal suono del corno d’ariete (iòvel, da cui Giubileo), annunciava la libertà agli schiavi e la restituzione della terra, quale anticipo del riposo e della pace futura. Papa Francesco ha scelto di distendere quel suono sulla partitura della speranza. Una ‘speranza che non delude’, come assicura fin dal titolo della Bolla d’indizione; una speranza che trova fondamento nella Parola di Dio, nella fede nella vita eterna e nel tanto bene già presente: dove è sostenuto il desiderio di generare, l’ammalato e l’anziano sono custoditi e i giovani non sono lasciati scivolare in gesti autodistruttivi; dove il migrante è accolto e chi vive in condizioni di disagio incontra opportunità per ripartire; dove i beni della terra non restano privilegio di pochi e le spese militari si convertono per eliminare finalmente la fame; dove sulla violenza della guerra si fa strada la ricerca della giustizia e della pace; dove il perdono rinnova le relazioni, in forza di un amore più grande di ogni fragilità”.
Spunti di lavoro per le comunità
‘Sulla filigrana del testo di Papa Francesco, – aggiunge il Vescovo – offro con semplicità qualche spunto per aiutare a ritrovare le radici della speranza, che parla tanto nel patrimonio della Tradizione cristiana (I parte), quanto in alcuni segni concreti, che chiedono di diventare esperienza condivisa (II parte). Qualche proposta conclusiva è finalizzata a non sciupare la grazia dell’anno giubilare (III parte)”.
In questo ampio orizzonte ricorda il cammino già fatto.
“A livello diocesano quest’ultimo anno ci ha così visti rinnovare il Consiglio presbiterale, il Collegio dei consultori, il Consiglio dei vicari, il Consiglio pastorale e il Consiglio affari economici e a far nostro un metodo di lavoro, che integra sempre più la fase consultiva con quella deliberativa.
Tale impegno chiama in gioco le parrocchie, le unità pastorali e le zone. Non ci è dato di attardarci sulla crisi o sulla stanchezza dei rispettivi organismi: ripensiamoli secondo forme agili e funzionali, che siano espressione di una comunità che si coinvolge per il bene di tutti”. E nell’ultima parte della Lettera suggerisce impegni concreti per far sì che quei “Sentieri di speranza” diventino strade trafficate dal popolo di Dio che vive in questa terra.
La Lettera può essere scaricata in formato pdf o e-pub dal sito diocesano www.perugia.diocesi.it .
Inizia il nuovo anno pastorale
La festa della Madonna delle Grazie, il 12 settembre, segna l’inizio dell’anno pastorale con la celebrazione delle ore 18, presieduta dall’arcivescovo Ivan Maffeis nella cattedrale di San Lorenzo.
Un inizio quest’anno sottolineato dal gesto della consegna della Lettera pastorale dell’arcivescovo Ivan Maffeis e dall’ordinazione diaconale di Samuele Betti, che quest’anno concluderà la sua formazione al Seminario regionale di Assisi per essere ordinato sacerdote il prossimo anno.
La festa mariana, sottolineata anche con l’esposizione del Sant’Anello, ha un prolungamento domenica 15 settembre. Sarà la Giornata della Famiglia, con la messa presieduta dall’Arcivescovo (ore 11) il quale conferirà il mandato agli operatori della pastorale familiare. Poi nel pomeriggio in programma giochi, attività di animazione e proposte culturali con Isola San Lorenzo per i bambini di tutte le età.