Alla Route nazionale di Verona c’erano più di 300 capi scout umbri

“Dimmi che forma ha la tua felicità”. È questo il ritornello che ha accompagnato per quattro giorni gli oltre 18 mila capi scout che hanno partecipato alla Route nazionale delle Comunità capi organizzata a Verona in occasione dei cinquant’anni dell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani).

La route nazionale Comunità capi dell’Agesci a Verona

Un’ondata di camicie azzurre è arrivata da tutta Italia, dalla sera del 22 e fino a domenica 25 agosto, nella città di Romeo e Giulietta per partecipare al raduno dal tema “Generazioni di felicità”.

Un momento di riflessione collettiva con oltre 60 tra incontri, approfondimenti, momenti di formazione e dibattiti, per analizzare la realtà dei giovani di oggi e definire le sfide dell’associazione per i prossimi anni. Dal 1974, anno della nascita di Agesci, si tratta del terzo evento nazionale di questa portata: le Route nazionali precedenti si sono tenute nel 1979 a Bedonia (Parma) e nel 1997 ai Piani di Verteglia (Avellino), rappresentando momenti di snodo dell’associazione, che oggi conta più di 180mila iscritti in tutta Italia, tra capi e ragazzi.

La partecipazione degli umbri

Al centro dell’incontro, la felicità: “Oggi una scelta politica forte, controcorrente rispetto al negativismo e ai segnali di crisi e sfiducia, e che ritorna anche nel titolo di questo appuntamento”, hanno spiegato i responsabili dell’associazione. Anche i capi dell’Agesci Umbria hanno partecipato all’evento. Dei 465 censiti nella nostra regione, hanno partecipato 315 capi, in rappresentanza di 21 gruppi tra i 23 presenti in Umbria. Tra questi, una 20ina hanno prestato servizio tra Tangram Team (staff organizzativo), pattuglia comunicazione, sicurezza, trasporti e laboratori al campo. Del contingente umbro facevano parte anche gli assistenti ecclesiastici, i sacerdoti che accompagnano i gruppi nel loro cammino cristiano, arrivati da Perugia, Terni e Gubbio, che hanno concelebrato la messa conclusiva dell’evento presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei)

Le parole del card. Matteo Zuppi

“In questo nostro tempo di guerra – ha detto il presidente dei Vescovi italiani – siate testimoni di pace! I vostri gruppi siano luoghi in cui si costruisce e si custodisce la pace attraverso un’accoglienza vera per sconfiggere l’odio e il pregiudizio, l’ignoranza e la violenza nelle parole, nelle menti e nelle mani, disponibilità a relazioni riconciliate tra voi e con tutti. Così si disarmano le menti, i cuori, le mani”.

Erano presenti anche alcuni vescovi

Intorno all’altare, allestito nella grande Arena del campo, c’erano anche il vescovo di Gubbio e di Città di Castello, mons. Luciano Paolucci Bedini, e altri vescovi di origine umbra come il perugino mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, e il tifernate mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, oltre che presidente dei Vescovi marchigiani.

Gabriele Biccini: “Tanti umbri hanno dato il loro contributo all’evento”

“Gli oltre trecento capi della nostra regione hanno partecipato attivamente alla Route nazionale portando un valido contributo alle riflessioni di questi giorni – ha spiegato il responsabile di Agesci Umbria, Gabriele Biccini, che ha anche animato uno dei gruppi di lavoro di Verona – . Tanti umbri hanno anche dato il loro contribuito alla riuscita dell’evento grazie al servizio svolto nell’organizzazione. Siamo convinti che questi giorni daranno nuova linfa allo scoutismo anche nella nostra regione – aggiunge Biccini – , in modo da ripartire per l’imminente nuovo anno scout rimboccandoci le maniche, come sempre da quasi 120 anni, per sostenere la crescita di ragazzi e ragazze e la formazione delle capo e dei capi in servizio”.

Annalisa Marzano

 

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