“Voci dal mondo”. Prossime tappe Spoleto e Perugia

Riunione dopo riunione, incontro dopo incontro, cresce il giovanissimo alberello di “Voci dal mondo” e affonda sempre di più le sue radici in un terreno che spesso – in Italia e non solo – non è affatto facile da dissodare e rendere fertile. Il terreno è quello delle migrazioni e spesso le zolle che lo compongono sono inquinate da diserbanti ideologici e pesticidi populisti.

È fin troppo facile impaurire la gente coi rischi della diversità, puntare l’indice contro la criminalità degli stranieri, fare di tutta l’erba un fascio parlando di “invasione”, furto di lavoro e di futuro. La realtà spesso è diversa da come ci viene raccontata. Non che sia tutto “rose e fiori”, per carità.

L’incontro, l’accoglienza, l’inclusione e l’integrazione sono sempre difficili e faticosi. Ma il più delle volte ne vale la pena e l’arricchimento è reciproco. Perché accogliere e integrarsi – nonostante tutto e tutti – sono gli antidoti più forti contro ogni violenza, degenerazione e criminalità. Purché ci siano reciprocità, rispetto delle leggi e delle rispettive identità.

Voci dal mondo nasce da tutto questo

Ecco, il progetto “Voci dal mondo” nasce da tutto questo. Dalla voglia di raccontare le cose in maniera diversa dai soliti “ritornelli” e proclami, partendo dalle storie, dalle buone prassi, dalle esperienze che funzionano. Puntando, innanzitutto, sull’umanità e su tutto ciò che ci aiuta a mantenerla, senza smettere di usare la propria testa per seguire il pifferaio di turno.

E a guardare l’entusiasmo e il lavoro di Fatima e Alonso, Ouns e Roberta, Marius, Janeth, Franck, Elfer, Denisa, Khelia e di tutti gli altri giovani della redazione viene proprio da pensare che l’arbusto si stia radicando bene e stia producendo i suoi frutti.

E da settembre si va a Spoleto e a Perugia

Dopo i due appuntamenti pubblici di Terni e Gubbio, “Voci dal mondo” torna tra settembre e ottobre con gli incontri che stiamo già preparando a Spoleto e a Perugia. Tutto questo con La Voce, Radio Glox e Tamat, e il sostegno prezioso di Università per Stranieri e Fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo.

2 COMMENTS

  1. Ovviamente se la suoneranno e canteranno tra di loro. No agli ex colonizzati e ora colonizzatori.

    • Colonizzati e colonizzatori? La storia, e la vita, è più, molto più di queste due parole. Lo sanno bene gli umbri che nel secolo scorso hanno “colonizzato” le Americhe e il nord Europa alla ricerca di una vita dignitosa per loro e per le famiglie rimaste in Italia. Gli incontri di “Voci dal mondo” sono occasioni di conoscenza e di dialogo, senza pregiudizi.

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