Come tradizione vuole da ben 18 anni, anche quest’anno si è tenuta, domenica 12 luglio, nel parco regionale del monte Cucco a Sigillo la FestAcli. Il tema dell’incontro è stata una riflessione sui concetti di libertà e diritti civili, nell’Europa unita: ‘A 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino’. Dopo la registrazione dei partecipanti si è dato il via ai lavori; il presidente del Circolo promotore Orietta Galli, ha salutato gli ospiti e gli intervenuti ed ha quindi presentato il video Il muro di Berlino. Mario Tosti, docente dell’Università degli studi di Perugia nonché presidente dell’Isuc, ha proposto una riflessione storica tracciando, a grandi linee, le dinamiche che hanno portato prima all’innalzamento del muro per giungere poi a quelle del suo abbattimento. I lavori sono stati coordinati da Leonello Tosi, vicepresidente provinciale Acli Perugia. Per 28 anni, ha ricordato il docente, dal 1961 al 1989, il muro di Berlino ha tagliato in due un intero Paese. Fu il simbolo delle divisione del mondo in una sfera americana e una sovietica, fu il simbolo più crudele della guerra fredda. Sul piano economico la Germania occidentale visse negli anni 50 un fortissimo boom, aiutata all’inizio dai soldi americani, mentre la parte orientale faceva molto più fatica a riprendersi; era svantaggiata a causa delle pesanti richieste economiche fatte dall’Unione Sovietica per riparare i danni subiti. Il 13 agosto del 1961 le unità armate della Germania dell’est interruppero tutti i collegamenti tra Berlino est e ovest e iniziavano a costruire un muro insuperabile che avrebbe attraversato tutta la città. In tutta la Germania il confine tra est ed ovest diventò una trappola mortale. Quello che infine, per la grande sorpresa di tutti, portò alla riunificazione furono due fattori: l’arrivo di Gorbaciov come leader dell’Unione Sovietica e le crescenti difficoltà politiche ed economiche dei Paesi dell’est e specialmente della Repubblica Democratica tedesca. Davvero molti gli spunti di riflessione che hanno caratterizzato l’incontro, tra cui le parole di don Raniero Menghini, direttore diocesano della Pastorale sociale e del lavoro, che ha ribadito come Cristo sia venuto per abbattere i muri. Dio donandoci il suo Figlio ci è venuto incontro. La vita umana è un bene immenso e l’orgoglio e la superbia umana erigono le barriere, ma i cristiani, in quanto figli ed eredi del Padre, devono fare di tutto affinché i muri vengano sbriciolati.
Cristiani dell’Europa unita
Acli. Alla FestAcli di Sigillo si è riflettuto sui 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino
AUTORE:
Marta Ginettelli