Di nuovo aperta San Giovannuccio

RIVOTORTO. La chiesa è stata completamente ristrutturata dopo i danni subiti per il sisma del '97

Mercoledì 24 giugno è stata inaugurata la chiesa di San Giovanni Battista in Rivotorto di Assisi, comunemente conosciuta come chiesa di San Giovannuccio, già resa inagibile dal sisma del settembre 1997, integralmente ristrutturata ed ora tornata a disposizione della comunità con una cerimonia alla quale ha partecipato il vescovo mons. Domenico Sorrentino accompagnato da padre Giovanni Raia. Massiccia la partecipazione della gente di Rivotorto e dintorni, presenti per l’occasione anche il sindaco Claudio Ricci, gli assessori Maria Belardoni, Franco Brunozzi, Daniele Martellini, il comandante della polizia municipale Antonio Gentili ed altri rappresentanti istituzionali. La chiesa di San Giovannuccio, iniziata nel 1565 grazie ad una donazione dell’assisiate Simeone Antonelli, una volta completata fu posta ‘a condizione’ sotto la tutela del Sacro Convento. Non venne meno l’attenzione degli eredi del benefattore che provvidero ad interventi adornando la chiesa con dipinti murali. A tarda sera di mercoledì 24 ha preso avvio la celebrazione eucaristica officiata dal vescovo mons. Sorrentino, da p. Egidio Canìl (vicario del Sacro Convento, ma ancora in carica come parroco di Rivotorto), dal suo vice p. Mario Lionetti e da p. Giovanni Ciuraru (segretario del custode p. Giuseppe Piemontese). Nel corso dell’omelia il Vescovo ha approfondito la figura di S. Giovanni Battista identificandolo come ‘patrono’ del biennio della missione. Terminata la liturgia della Parola, nell’altare appena benedetto è stata inserita una reliquia di S. Chiara ed altra reliquia appartenente al Beato Egidio che, trovatosi al tempo nel mezzo del trivio dove poi sarebbe sorta la suddetta chiesa, scelse proprio la via giusta per giungere al Tugurio, affettuosamente accolto da Francesco e primi compagni. Il sindaco Ricci si è soffermato in particolare sul significato del recupero di chiese abbandonate che rappresentano un valore religioso e culturale. P. Canil ha espresso gratitudine a quanti si sono prodigati fin dal 2005 negli impegni burocratici e nelle opere; alla Regione Umbria per il finanziamento finalizzato alla ristrutturazione; al Comune e alla parrocchia per l’elargizione atta alla predisposizione del sagrato, dotato peraltro di una suggestiva illuminazione ‘da terra’. Un incontro di festa, organizzato dalla popolazione di Rivotorto, si è svolto a conclusione nel giardino delle Missionarie del Vangelo cui è affidata la custodia della chiesa di S. Giovannuccio. Resta ora un’esigenza, così ci ha dichiarato il ‘regista’ del ripristino p. Canil: ‘Provvedere al restauro degli affreschi interni che risalgono alla fine del XVI secolo’.

AUTORE: Francesco Frascarelli