La vicenda di Sara Mariucci, la piccola di poco più di tre anni uccisa da una scarica elettrica il 5 agosto del 2006 presso lo stabilimento ‘Stella Maris’ di Villapiana Lido, assume sempre più il contorno di un ‘dono’; dimensione che, nei suoi cari, familiari ed amici non cancella il dolore ed il rimpianto, ma ne sublima il ricordo nella certezza di aver goduto della vicinanza materiale (quella affettiva non conosce confini) di una creatura che sembra sempre più prescelta per interpretare un disegno che si può comprendere ed accettare soltanto con gli occhi della fede. Sara è sepolta nel piccolo cimitero della frazione eugubina di San Martino in Colle, dove vivono ancora i suoi familiari; la straordinarietà del suo passaggio terreno si era però intuita nel giorno dei funerali celebrati in quella stessa chiesa dove era stata battezzata pochi mesi prima. Tutto ruota nel ‘messaggio’ (l’incontro in sogno con Mamma Morena, la Madonna venerata a Capocabana in Bolivia) raccontato da mamma Anna il giorno stesso dei funerali. Una vicenda che ha provocato subito commozione ed ha fatto breccia nel cuore della gente, sempre più convinta di avere una ‘stella’ in cielo, un angelo pronto ad intercedere e ridare fiducia e speranza. Intuizioni e consapevolezze che hanno ispirato anche una preghiera approvata da mons. Mario Ceccobelli. È stampata sul ricordino, che per molti rappresenta già un’ancora di salvezza, un approdo di speranza, come la tomba di Sara, sempre più luogo di confidenze e fonte di fiducia. Pur con grande riservatezza circolano già episodi sui quali riflettere. Nelle passate settimane un giovane sacerdote della diocesi di Kenge in Congo, studente a Roma e ospite di una parrocchia della periferia eugubina, è stato ricoverato in condizioni disperate presso il ‘Silvestrini’. Il vescovo mons. Mario Ceccobelli è andato a trovarlo ed oltre a parole di conforto e speranza gli ha fatto dono di un ricordino di Sara. Il giovane sacerdote lo ha preso, l’ha baciato e l’ha messo sotto il cuscino, quasi a rendere più diretta ed intima confidenza e coinvolgimento. Sarà un caso, ma da allora la sua situazione è andata lentamente migliorando, lasciando trasparire possibilità di ripresa che prima sembravano negate. Una coincidenza? Forse, ma andava raccontata. Ed in giro, si dice, ce ne sarebbero molte altre. Non solo i genitori ed i familiari, ma in molti incominciano ad essere sicuri di avere in cielo un angelo in più.
Un angelo in più in cielo
Tanti fenomeni 'inspiegabili' legati alla piccola Sara Mariucci
AUTORE:
Giampiero Bedini