Questa volta la vicenda segnalata si svolge “entro i confini” ma i protagonisti arrivano senz’altro da “oltre”. Anche in Umbria si registra l’opposizione di una parte della politica e delle istituzioni, nonché di una parte della popolazione, verso l’accoglienza di persone migranti.
Il riferimento è all’ex Hotel La Villa di Bastiola, frazione di Bastia Umbra, che è stato individuato dalla Prefettura come struttura idonea all’accoglienza temporanea di stranieri in fuga da fame, guerre o violazioni di diritti umani. Nel dibattito che si è aperto con il corollario di sit-in contro l’apertura del centro, di consigli comunali allargati e raccolte di firme tra la popolazione per impedirne l’entrata in funzione, è importante sostenere la voce dei cristiani che sono chiamati per vocazione a mettere in pratica il comandamento evangelico di accogliere.
Anche di fronte ad eventuali difficoltà e problematiche che dovessero sorgere dalle forme di accoglienza messe in atto, bisognerebbe piuttosto lavorare per rimuovere gli ostacoli. I cristiani – a imitazione di Cristo – non temono la mancanza di consenso e da sempre camminano controcorrente, non conoscono altra grammatica che quella della fraternità e del rispetto d’ogni vita dal concepimento fino alla sua fine naturale. Hanno braccia aperte all’accoglienza – i cristiani – e mai al rifiuto.