Mostra sul Maestro di San Francesco. Prima di Cimabue fu lui il più grande

Gli occhi sono tutti puntati sulla monumentale Croce del Maestro di San Francesco, allestita all’interno di un’abside ricostruita su fondo blu al centro della sala. È lei la protagonista della mostra “L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento umbro”, appena inaugurata alla Galleria nazionale dell’Umbria. Si chiuderà il 9 giugno.

La Croce del Maestro di San Francesco

La Croce fu realizzata nel 1272 dal Maestro – la cui biografia ad oggi è sconosciuta – per la chiesa di San Francesco al Prato a Perugia; oggi è conservata in Galleria. Il nome del Maestro gli deriva da una tavola con l’immagine del Santo ritratto per intero, in posizione stante, da lui dipinta su un asse di pino su cui – secondo la tradizione – Francesco spirò, e che venne poi utilizzata per deporre il suo corpo sulla nuda terra. Attualmente la tavola è conservata al Museo della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, ed eccezionalmente in mostra in Galleria in questo periodo.

Artista “enigmatico” fu inventore dell’iconografia di san Francesco

L’esposizione è dunque un’occasione straordinaria per conoscere più a fondo questo artista “enigmatico”, che fu inventore dell’iconografia del Santo assisiate come alter Christus, uomo simile a Cristo, anche nel corpo, grazie al dono delle stigmate. Quei decenni a metà del Duecento furono infatti un momento cruciale per la definizione dell’immagine di Francesco.  “Son pochi i dubbi che dopo Giunta Pisano e prima di Cimabue sia esistito in Italia un pittore maggiore del Maestro di San Francesco” spiega Andrea De Marchi, curatore della mostra insieme a Veruska Picchiarelli e Emanuele Zappasodi. I quali hanno anche sottolineato come nel Duecento l’Umbria fosse davvero un crocevia culturale mondiale grazie al cantiere della basilica di Assisi, caratterizzato da grandiosi sommovimenti sociali, economici e culturali. Un periodo che nella nostra regione fu terreno fertile per la realizzate di alcune delle opere pittoriche più singolari dell’epoca.

Il Maestro decorò con le Storie di san Francesco la basilica Inferiore di san Francesco

Fu proprio al Maestro che si rivolsero i Frati minori per decorare l’intera basilica inferiore di Assisi, dopo che egli ebbe terminato di lavorare alle vetrate della chiesa superiore. Nella navata ad aula unica della basilica inferiore, tra mille fregi diversi, emuli dell’oreficeria e degli smalti, l’artista infatti realizzò il primo ciclo delle storie di Francesco secondo le indicazioni di Bonaventura da Bagnoregio, allora ministro generale dell’Ordine.

Le opere in mostra

In mostra sono una sessantina le opere raccolte, divise in varie sessioni, tra cui miniature e produzioni pittoriche umbre di quel periodo. Si parte con le opere di Giunta Pisano, tra cui la Croce firmata della Porziuncola. Davanti alla grande croce del Maestro di San Francesco c’è il “dossale opistografo” (dipinto su entrambi i lati) posizionato un tempo sull’altare maggiore di San Francesco al Prato, oggi ricombinato con le parti superstiti.

Al piano superiore è stata realizzata una sala immersiva nella quale, grazie alle nuove tecnologie, viene ricostruita la storia delle pitture murali realizzate dall’artista nella basilica di Assisi, in parte oggi non più esistenti, per l’apertura delle cappelle laterali. Un intervento avvenuto alla fine del XIII secolo, in particolare dopo l’arrivo di Giotto. Il percorso si conclude con il Maestro delle Croci francescane e il Maestro di Santa Chiara; di quest’ultimo sono esposte la pala agiografica proveniente dalla basilica della Santa ad Assisi e la croce dipinta del Museo civico Rocca Flea di Gualdo Tadino.

Alcune delle opere provengono dalle più prestigiose istituzioni museali al mondo, dal Louvre di Parigi alla National Gallery di Londra, dal Metropolitan Museum di New York alla National Gallery di Washington.

La mostra è frutto della collaborazione fra la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Ministero della Cultura, la Basilica papale e Sacro Convento di San Francesco in Assisi e la Provincia Serafica “San Francesco d’Assisi” dei Frati Minori dell’Umbria, con il supporto della Fondazione Perugia e in sinergia con la Regione Umbria.

A corollario della mostra sono previsti percorsi di visita sulle tracce del Duecento umbro in collaborazione con l’Isola di San Lorenzo di Perugia e un convegno a giugno, sempre sul Duecento umbro.

Galleria fotografica della mostra (Foto Manuela Acito)

 

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