Per la 29ma edizione della Giornata della memoria delle vittime di mafia e dell’impegno, quest’anno viene rievocato il titolo di un famoso film del neorealismo, Roma città aperta. “Su Roma l’importante è fare i soldi, i morti non li vuole nessuno. Roma è una macina di soldi, una banca di soldi per tutti i gruppi criminali, quindi si sa benissimo che i morti meno se ne fanno o se non se ne fanno per niente è la miglior cosa”.
Sono le parole di un collaboratore di giustizia durante il processo Gramigna che ci fa comprendere come le mafie abbiano cambiato pelle e si sono rese più pervasive e camaleontiche per arricchirsi e affermare il proprio potere. Pertanto il fenomeno non riguarda solo la capitale ma ogni città e, oltre i confini, tutte le nazioni.
Tutti siamo chiamati a riprendere i fili di una nuova resistenza nello spirito di quella che animò le donne e gli uomini descritti dal film che dà il titolo all’edizione di quest’anno che si svolge il 21 marzo, primo giorno di primavera.
Vale la pena ricordare che la Giornata, pur iniziata da Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie insieme ad Avviso pubblico, il coordinamento dei comuni impegnati nella legalità contro le mafie, dal 2017 è riconosciuta ufficialmente dallo Stato. Anche per questo è importante che veda l’impegno di ogni cittadina/o nelle scelte personali, politiche, sociali, educative ed economiche.