Mauro Masciotti si candida a sindaco di Foligno

Una scelta sofferta: oltre alla rinuncia ai vari compiti pastorali, c'è anche la sospensione dal ministero diaconale

È stata una decisione meditata a lungo e anche molto sofferta, quella che ha portato il folignate Mauro Masciotti a scegliere la candidatura a sindaco della sua città. Gli ultimi giorni prima dell’ufficialità della notizia li ha trascorsi in una sorta di “deserto” e di silenzio, utili a favorire il discernimento sulla strada da prendere. Poi, una volta messa a fuoco la scelta, ci sono voluti un paio di giorni per scrivere nero su bianco le sue dimissioni dagli incarichi ecclesiali diocesani e regionali e dal lavoro di ferroviere.

Mauro Masciotti si è dimesso da tutti gli incarichi diocesani e regionali in Caritas

Cinquantasei anni, diacono e padre di quattro figli, capostazione delle Ferrovie dello Stato Italiane, Masciotti è direttore della Caritas diocesana di Foligno dal 2010 e delegato regionale dell’organismo pastorale dal settembre 2023.  O meglio, lo è stato fino a martedì scorso, quando l’arcivescovo Domenico Sorrentino ha ricevuto e accettato le sue dimissioni da tutte le responsabilità diocesane e regionali, in considerazione proprio della candidatura alle prossime elezioni amministrative. A ciò, il Vescovo della diocesi folignate aggiunge anche la sospensione dal ministero diaconale. Tutti passaggi – specifica lo stesso Masciotti – che sono stati concordati con le gerarchie ecclesiastiche ai vari livelli, a cominciare proprio da mons. Sorrentino. Anche mons. Renato Boccardo , come presidente dei vescovi umbri, ha accolto le sue dimissioni da delegato regionale Caritas.

Vescovo Sorrentino: “La Chiesa non ha un suo partito”

Il Vescovo delle diocesi di Foligno e di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino tiene a precisare che “la Chiesa non ha un suo partito” e che “quando dei cattolici formano partiti, essi non sono mai espressione ufficiale della Chiesa e si qualificano in base alle scelte di quanti vi aderiscono in coerenza con la loro ispirazione cristiana: il che permette anche una pluralità di espressioni e di presenze politiche dei cattolici, ma sempre assicurando, nei programmi e nei rapporti con le formazioni partitiche di appartenenza, senza cedimenti e a voce alta, la loro coerenza con i valori evangelici e il magistero della Chiesa”.

La politica è un’altra forma di carità

L’attenzione di mons. Sorrentino per l’impegno dei cattolici in politica è piuttosto chiara e da molto tempo, frutto anche dei suoi scritti e dell’attività di postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione di Giuseppe Toniolo, studioso ed economista che ha saputo coniugare il profilo contemplativo a quello di laico appassionato del contesto sociale. “La politica è un’alta forma di carità”, ha ribadito il vescovo Domenico anche in questa occasione, dopo che nel 2016 aveva usato gli stessi toni per commentare la candidatura a sindaca di Assisi di Stefania Proietti, già direttore dell’ufficio diocesano per i Problemi sociali e il lavoro. “La Chiesa di Foligno – scrive stavolta il Vescovo – invita i suoi figli, uomini e donne, soprattutto i giovani a rispondere a questa speciale vocazione e, come per tutte le missioni, le sostiene ‘irrorando la comune carità solo con il silenzio orante’”.

La Lettera pastorale del vescovo Sorrentino “Carità politica per una Chiesa radicata nel territorio e nella storia”

Proprio nel 2023, mons. Sorrentino ha scritto la lettera pastorale Carità politica per una Chiesa radicata nel territorio e nella storia. “La politica e l’impegno pubblico e sociale per il bene comune – sottolinea Sorrentino – è una nobile vocazione e una preziosa missione che la Chiesa raccomanda e promuove tra i suoi fedeli. In tal senso la Chiesa, madre di tutti e di ciascuno, da sempre ha posto delle opportune condizioni e delle sagge limitazioni per coloro che, investiti di un mandato ecclesiale, ricoprono ruoli di responsabilità o esercitano dei servizi comunitari, laico o chierico. Chiunque nel popolo di Dio ha un ufficio, una funzione e un incarico istituito e abbia desiderio di spendere le proprie energie e competenze in questa missione è dunque invitato a sospendere il proprio servizio secondo il proprio stato e la propria condizione rendendo chiara e pubblica la propria decisione”

Per Masciotti è un allontanamento pro tempore dal mondo della carità

Una necessità e una condizione che Mauro Masciotti ha fatto sua nello scegliere la candidatura a sindaco, anche se – ci ha detto – questo lo allontana pro tempore dal mondo della carità nel quale opera da anni.

Come è nata la scelta di candidarsi

È stata la coalizione di centrosinistra a proporre a Masciotti la candidatura a sindaco di Foligno per le prossime elezioni comunali dell’8 e 9 giugno prossimi. Nei giorni scorsi, l’ex direttore della Caritas folignate ha incontrato i rappresentanti di Partito democratico, Movimento 5 stelle, Foligno in Comune, Foligno 2030 e Patto x Foligno. Sono le forze politiche dello schieramento progressista che hanno ipotizzato “un progetto unitario e innovativo”. La prima uscita pubblica del candidato a Sindaco e dell’intera coalizione è prevista per venerdì 1 marzo – alle ore 11 – in piazza San Domenico a Foligno.

 

4 COMMENTS

  1. Lo conosco da quando sono nata, è la mia famiglia lontana, un uomo buono, figlio di una piccola comunità che tanto si è spesa per Foligno e per l’Umbria. Ho iniziato il mio cammino fuori dalla comunità e oltre la comunità nel 1994, scegliendo percorsi difficilissimi, con la speranza di tornare, sempre, a casa, per rincuorarmi. Spesso sconfitta dal male, rimpiango la mia bicicletta appoggiata sotto le scale della cascina dove abita la sua famiglia e le sue diramazioni, tutti tanto uniti…forse, ancora, ad aspettare la…mia ultima pedalata.

  2. Oggettivamente Masciotti NON si può definire un uomo di “Sinistra” ma un uomo legato alla curia si.
    Sorprende la scelta della coalizione di centro sinistra che invece che puntare su una personalità cittadina trasversale, nota e stimata da tutti, si sia adattata ad una personalità ideologicamente NON affine che, se perde le elezioni, comunque si troverà in consiglio ma …da quale parte? e che, se vince, dovrà gestire perchè non attui le politiche della curia e non quelle dei partiti di centro sinistra che per la verità mi paiono piuttosto indeterminate. Grande il rischio di scioglimento anticipato del consiglio
    Mi pare sia la Curia con due candidati amici, il vero altere ego del leghista Zuccarini.

  3. Ma per carità… È proprio il caso di dirlo! Foligno ha bisogno di ben altro, non scherziamo!!

  4. Mi spiace per Masciotti ,che non conosco,….la Chiesa non è di destra né di sinistra, Gesù si è battuto e ha dato la sua vita per la giustizia sociale.Ci vuole liberi, urlatori di verità e ci ha indicato la via, per avere la vita eterna.

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