Umbria attivamente presente nelle aree colpite

Terremoto solidarietà

Il contingente umbro della Protezione civile è stato assegnato il soccorso della popolazione di Paganica, paese abruzzese di 7.000 abitanti a 7 km da L’Aquila. Complessivamente gli operatori provenienti dalla nostra regione, coordinati dal Dipartimento nazionale della protezione civile (Dpc), si occupranno dell’assistenza a circa 1.500 sfollati e del vettovagliamento di 3.000 persone. Il primo contingente umbro, arrivato sul posto alle ore 17 del 7 aprile, è composto di 114 volontari appartenenti a 17 organizzazioni. Una prima area di ricovero comprendeva il montaggio di 33 tende, per complessivi 250 posti letto; la seconda area, ad essa adiacente, ha reso disponibili ulteriori 1.000 posti. Nel frattempo una squadra di tecnici specializzati sta offrendo il proprio contributo alla valutazione dei danni oggettivi. La Regione Umbria, da parte sua, ha messo a disposizione l’esperienza maturata nella ricostruzione dopo il sisma del 1997. Ha anche inviato in Abruzzo due autobus per trasportare a Perugia 80 studenti dell’Università dell’Aquila, che verranno ospitati nelle strutture dell’Adisu. Sui luoghi della catastrofe si è recato di persona l’assessore regionale alla Protezione civile, Vincenzo Riommi. La presidente Maria Rita Lorenzetti ha inoltre dichiarato l’immediata disponibilità a ‘inviare in Abruzzo le casette di legno in cui sono stati ospitati i nostri terremotati, che ora sono libere, e soprattutto ad ‘adottare’ un intero centro terremotato, ad esempio Paganica dove stiamo già operando’. La Giunta ha aperto un conto corrente bancario presso UniCredit – Banca di Roma per raccogliere fondi. Chi intendesse offrire un contributo potrà versarlo all’Iban: IT 65 P 03302 03033 000401122939, intestato a ‘Regione Umbria – Donazioni a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici dell’aprile 2009’. Il Comune di Marsciano, in collaborazione con Protezione civile, Caritas e confraternita della Misericordia, ha allestito in municipio un punto di coordinamento per l’intera Media Valle del Tevere. Gli scout dell’Agesci hanno inviato nelle aree colpite cinque squadre composte in media da 7-8 adulti, tra cui Capi di tutte le zone dell’Umbria.