Capolavoro artistico con un ‘di più’ di fede

Presentazione ufficiale della Madonna Annunciata scolpita da Jacopo della Quercia

Alla fine di giugno dello scorso anno, quando fu divulgata la notizia che la Madonna Annunciata, facente parte della collezione Perkins del Museo diocesano e cripta di San Rufino, era attribuibile a Jacopo della Quercia, tutti rimasero sorpresi ma gratificati dalla scoperta. Lo stesso collezionista, F. M. Perkins, già nell’elenco delle opere di sua proprietà l’aveva ascritta al grande scultore quattrocentesco, ma le condizioni in cui si trovava ponevano alcuni dubbi su tale attribuzione. Ora, con il restauro è venuta alla luce una meravigliosa statua lignea policroma. Vista la qualità dell’opera, si è ritenuto opportuno da parte della Direzione del Museo interpellare a riguardo il prof. Corrado Fratini, docente dell’ateneo perugino che, dopo un attento studio durato alcuni mesi e con il coinvolgimento di altri storici dell’arte, tra cui il prof. Giancarlo Gentilini, hanno attribuito l’opera a Jacopo della Quercia. Il risultato del lavoro di ricerca è stato pubblicato nel catalogo della mostra, tenutasi dal 28 giugno al 30 settembre 2008 nel Museo vescovile di Ripatransone (Ap), dedicata al grande maestro senese e curata dal prof. Raffaele Casciaro su incarico della diocesi di San Benedetto del Tronto. ‘Uno straordinario capolavoro di plastica lignea italiana ‘ afferma Fratini ‘, legato al momento in cui nel percorso artistico di Jacopo della Quercia s’intrecciano due importanti commissioni: la Fonte Gaia di Siena (1414 – 1419) e l’altare dei Trenta a Lucca (1413 – 1422). Le tipologie facciali e fisiche in Jacopo sono uniche, come il naso corto, le guance morbide e gonfie, le mani di una carnosità particolare e le spalle larghe, un po’ muscolari. È sicuro che la Madonna Annunciata facesse parte di una macchina d’altare di cui, però, è disperso l’Arcangelo, simile a quella oggi collocato nella chiesa Collegiata di San Gimignano’. ‘È una scoperta di grande valore, anche se non del tutto inaspettata – dichiara a tale riguardo mons. Vittorio Peri. – Basta sapere chi sia Jacopo della Quercia, autore di altissima qualità, anche se di lui in parte sono oscure le vicende biografiche, ma per lui parlano le sue opere. Dal punto di vista culturale, l’autore presenta un’esclusiva tendenza ad eseguire sculture sacre con particolare riferimento alla Vergine Maria; c’è in lui un’ammirazione estetica di culto, un ulteriore supplemento di fede, di devozione e di gioia. Per il Museo diocesano è un grande motivo d’orgoglio, è una scoperta che accresce il già notevole grado culturale di opere che vi sono conservate. Quest’ultima s’incastona come una perla di enorme valore accanto alle altre già presenti’. La data scelta per la presentazione (28 marzo) non è casuale, poiché con questa, essendo vicina alla solennità dell’Annunciazione del Signore (25 marzo): si è voluto porre l’accento sulla valenza sacra dell’opera, nata per essere pregata e non solo ammirata. La presentazione è stata realizzata grazie al contributo e la sensibilità culturale di alcuni sponsor locali: cantine Saio, edilizia Passeri per l’arte, ristorante pizzeria ‘Da Boccione’.

AUTORE: Ombretta Sonno