La ‘maledizione’ dell’Africa

“Viviamo in un Paese ricchissimo in cui gran parte della popolazione vive nell’indigenza” ha dichiarato all’agenzia Fides Marcel Utembi Tapa, arcivescovo di Kisangani e presidente della Conferenza episcopale della Repubblica democratica del Congo. Forse è questa la chiave interpretativa che ci fa comprendere non solo la miseria delle popolazioni africane, ma anche dei conflitti che le attraversano.

“Nella Rdc – prosegue mons. Utembi Tapa – si trovano ogni sorta di minerali, e in particolare quelli strategici: il coltan utilizzato per la fabbricazione dei telefoni cellulari e di apparecchi strategici come i satelliti; il cobalto usato per la costruzione di batterie dei veicoli elettrici. La Rdc possiede il 60/70 percento delle riserve mondiali di cobalto. E ci sono riserve ancora non scoperte di altri minerali strategici. Purtroppo tutte queste ricchezze suscitano la cupidigia di molti a livello nazionale, internazionale e mondiale”.

E appare quanto mai paradossale che proprio la cosiddetta “transizione energetica” dei Paesi ricchi provochi guerre e fame, nonché gravissimi danni ambientali. Il 20 dicembre prossimo la Repubblica democratica del Congo è chiamata alle urne per eleggere il proprio presidente, e si spera che si possa imprimere un nuovo corso per il rispetto delle persone e dell’ambiente.

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