La più lieta delle devozioni

Solenne celebrazione dell'anniversario di canonizzazione di sant'Ubaldo, con investitura del relativo Capodieci

Con la consueta solennità, Gubbio celebra domenica 8 marzo l’anniversario della canonizzazione del patrono sant’Ubaldo, pronunciata da Papa Celestino III il 5 marzo 1192, dopo appena trentadue anni dalla morte (16 maggio 1160). Trasmessa al vescovo del tempo Bentivoglio, lo stesso che due anni dopo (11 settembre 1194) dispose la traslazione del corpo incorrotto dalla cattedrale di allora, ubicata più o meno nei pressi dell’attuale chiesa di San Giovanni, ad una piccola cappella fatta appositamente costruire sulla vetta del monte Ingino. Nella ‘bolla’ si fa una raccomandazione al popolo eugubino: ‘Celebrando la sua festa tutti gli anni lietamente al 16 maggio cerchiate con premura che si riconosca che la vostra pietà nel culto divino è realmente aumentata e gli altri prendano esempio dalla vostra condotta, ed il Santo mosso dalle vostre preghiere, interceda presso Dio onnipotente per il bene di tutta la Chiesa’. In quel ‘lietamente’ si intravede un probabile riferimento a quella festa dei Ceri che si svolgeva già in quel tempo, con forme e riti simili agli attuali, ma sempre collegata a quella processione con i ‘ceri’ in mano effettuata dagli eugubini il 15 maggio 1160 per invocare la guarigione o testimoniare comunque il loro affetto al Vescovo morente. Non è un caso che l’anniversario della canonizzazione coincida da tempo con la prima ed importante cerimonia legata alla manifestazione folkloristica della metà di maggio: è l’esordio pubblico dei ‘personaggi’ della festa, il riconoscimento del loro prestigio ed autorità. D’ora in poi il conto alla rovescia batte ritmi sempre più ravvicinati. Il programma della giornata, come richiamato nel manifesto diffuso dalle famiglie dei Santubaldari, Sangiorgiari, Santantoniari, prevede alle ore 9 il raduno di fedeli e ‘ceraioli’ presso la cattedrale, da dove muove la processione che si snoda attraverso gli ‘stradoni’ dell’Ingino, con breve soste alle tre piccole cappelle; alle ore 11 messa nella basilica di Sant’Ubaldo celebrata dal vescovo mons. Mario Ceccobelli e dall’emerito mons. Pietro Bottaccioli. Al termine ‘investitura’ del capodieci del Cero di sant’Ubaldo Luca Faccenda da parte del primo e secondo capitano Fausto Marionni e Roberto Menichetti, presente anche il suo predecessore Vincenzo Berrettini. Alla cerimonia interverranno anche gli altri capodieci Roberto Traversini (Cero di S. Giorgio) e Marco Cancellotti (Cero di S. Antonio).

AUTORE: Giampiero Bedini