Biberon, ciucci, omogeneizzati. Seggioloni, passeggini e carrozzine. Ombrelli, foulard, polo di mille colori a marchio Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn). Per tre giorni, da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre, il centro e le frazioni di Nocera Umbra, si animeranno di coppie con prole (molto) numerosa.
Sono le famiglie che rivestono un ruolo all’interno di Anfn, l’associazione che raduna e dà voce alle grandi famiglie in Italia. Famiglie che arriveranno da ogni angolo d’Italia, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, con alle spalle storie, persino lingue diverse. In comune: l’apertura alla vita, le fatiche e le gioie di essere in tanti.
“La scelta delle famiglie numerose di tutta Italia – dice il primo cittadino, onorevole Virginio Caparvi – di incontrarsi nella nostra cittadina ci inonda di orgoglio. Da alcuni mesi anche il Consiglio comunale di Nocera Umbra ha deliberato di aderire al network italiano dei comuni Amici della famiglia, promosso da Provincia autonoma di Trento, dal Comune di Alghero e dall’ Associazione nazionale famiglie numerose”.
Un focus sulle soft skills dei ragazzi cresciuti nelle grandi famiglie. Un focus sulle politiche familiari in Italia e in Europa; uno sullo stato dell’arte del network dei comuni amici della famiglia; il premio Due cuori & una tribù; la serata finale del talent The big family show, che gode del patrocinio della Regione Umbria e delle amministrazioni comunali di Foligno e Nocera Umbra. Questo e molto altro nel menù dell’incontro associativo.
Famiglie numerose, una razza in via di estinzione
Sono centoventotto mila, secondo l’Istat, le coppie con almeno quattro figli conviventi che abitano in Italia. Una razza in via di estinzione. Negli anni Sessanta erano circa tre milioni. Dal 2004 un’associazione dà loro voce e visibilità: è l’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn), nata da un provvidenziale incontro tra due papà in un supermercato di fronte a un banco del pesce che non avrebbero potuto permettersi. Diciannove anni, dopo le famiglie che rivestono un ruolo in Anfn si ritrovano all’Hotel Fonte Angelica.
Il programma
Giovani e rinnovamento al centro dell’assise Anfn. Venerdì sera l’incontro Il mondo visto dai giovani cresciuti nelle grandi famiglie, che partirà da una indagine sociologica realizzata dal Centro internazionale studi famiglia (Cisf) e da una video-intervista realizzata proprio qui a Nocera Umbra, a fine luglio, ad un nutrito gruppo di giovani che hanno partecipato al campo animatori Anfn. A confronto: la psicologa Elena Pergola, mamma di nove figli naturali e fondatrice di una casa famiglia a Potenza ed Eleonora Avesani, quinta di sette figli di una coppia veronese. Un incontro che partirà da una videointervista realizzata due mesi fa, proprio a Nocera Umbra, ai giovani animatori dell’associazione qui convenuti per il tradizionale incontro formativo.
Sabato mattina focus su L’Italia del terzo figlio, cui parteciperanno il presidente nazionale delle Famiglie numerose Alfredo Caltabiano, il direttore dell’osservatorio politico Anfn Paolo Moroni e Riccardo Lucarelli, papà di tre figli e capo della segreteria tecnica del Ministero della Famiglia, Natalità e delle Pari opportunità presieduto dal ministro Eugenia Roccella.
A sera, all’auditorium Cottoni di Nocera Umbra, andrà in scena, invece la finalissima del The big family show, il talent destinato ai figli cresciuti nelle famiglie numerose.
Domenica mattina, dopo la celebrazione eucaristica, Mauro e Filomena Ledda parleranno della crescita esponenziale del numero dei comuni Amici della famiglia, una iniziativa partorita da provincia autonoma di Trento, comune di Alghero e, appunto, Associazione nazionale famiglie numerose. Regina Florio, invece, ripercorrerà gli anni della sua presidenza alla guida dell’Elfac, la confederazione che riunisce tutte le associazioni nazionali delle famiglie numerose in Europa.
Nel mezzo, sarà assegnata la quarta edizione del premio Due cuori e una tribù, raccontando la storia di due famiglie giovani che, come tutte noi, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, mettendo al mondo più figli. Si tratta di Gianluca Rossetti e Rosanna Russo, originari di Foggia, trentenni e già genitori di cinque figli. E di Massimo e Federica Sebastiani, coordinatori Anfn di Trento, anche loro giovanissimi e già genitori di cinque figli.
L’indagine sociologica
I figli cresciuti nelle grandi famiglie appaiono sereni, resilienti alle difficoltà e sono dotati di una buona capacità di problem solving. È quanto emerge da una ricerca di tipo qualitativo realizzata dal Centro internazionale studi famiglia (Cisf) su un campione di ragazzi con (tanti) fratelli e di figli unici.
“I figli delle famiglie numerose – osserva il direttore del Cisf, Francesco Belletti – non fuggono dalle responsabilità e imparano, a poco a poco, a gestire i conflitti. Hanno, in genere, uno sguardo fiducioso verso il mondo e verso il futuro. In famiglia i figli cresciuti in una famiglia numerosa si allenano all’accoglienza (e infatti le loro case sono piene di amici, perché dove si mangia in sei, in sette od otto, vien quasi naturale… aggiungere un posto a tavola). Sbaglia, però, chi pensa alla famiglia numerosa come ad un esperimento ben riuscito di Mendel (tutti fatti con lo stampino): ogni figlio nasce come unico e non si riduce nel tempo… a fotocopia per parafrasare una espressione cara al beato Carlo Acutis.
Anzi, è forse proprio la necessità di rendersi visibili al resto della (numerosa) famiglia che stimola ogni suo componente a coltivare una o più soft skills. In un gioco di alleanze tra fratelli e sorelle degno dei più intriganti giochi di squadra”.
Competenze e talenti che, se ben educati, potrebbero favorire, ad esempio, un più facile accesso nel mercato del lavoro di un giovane cresciuto in una famiglia XXL.
Il Talent
È anche per valorizzare le cosiddette soft skills, che Anfn ha lanciato il concorso The big family show. Decine le famiglie associate, provenienti da tutta Italia, che hanno inviato video con le loro performance. Video che ci restituiscono l’affresco di famiglie che spenta la tv e disconnessi i cellulari, allestiscono palcoscenici virtuali per performance di canto, musica, teatro, esibizioni ginniche e di danza, proiezioni di video, professionalmente validi, girati in casa, in giardino, al mare. Alcuni ragazzi si sono presentati da soli, altri hanno voluto mettersi in gioco con tutta la famiglia. Nonne comprese. Un successo oltre misura. Sabato sera al Teatro Cottoni la finale del talent, cui hanno concesso il loro patrocinio la Regione Umbria e i comuni di Nocera Umbra e Spoleto.
Una famiglia (i Turazza), tre gemelle (le Donninelli), due fratelli contro (Rachele e Daniele, primogenita ed ultimogenito della famiglia Bernardini), quattro single (Sara Gasparo, Stefano Demuro, Gabriele Piccione, Agnese Tossut). Una band (i Turazza si fanno chiamare Villis, acronimo dei nomi di battesimo dei suoi componenti, Valentina, Irene, Laura, Luca, Ilaria e Simone) e una cantante, un presentatore, un attore, una designer, quattro danzatrici, un atleta di parkour, provenienti da ogni angolo d’Italia: dal Friuli Venezia Giulia alla Calabria, passando per Veneto, Toscana, Marche e Sardegna. Otto protagonisti, che hanno superato la prima selezione del concorso per talenti cresciuti nelle grandi famiglie, promosso dall’Associazione nazionale famiglie numerose con il patrocinio della Regione Umbria e dei comuni di Nocera Umbra e di Foligno: hanno fatto il pieno di voti ricevuti dagli utenti del canale Youtube thebigfamilyshow dagli associati (che hanno votato tramite la app dedicata) e dalla giuria composta, per lo più, da giovani delle famiglie Anfn.
Sabato sera si parte da zero. A giudicare i talenti provenienti da ogni angolo d’Italia ci sarà una giuria istituzionale (presieduta dal primo cittadino di Nocera Umbra, l’onorevole Virginio Caparvi e composta, tra gli altri, dall’assessore alle Politiche familiari del Comune di Foligno Agostino Cetorelli) che affiancherà quella dei giovani (presieduta da Manuel Pergola). Con l’inizio dello spettacolo tutti potranno votare il talento preferito, tramite il canale Youtube, dove sarà pubblicato l’invito al voto degli artisti, mentre tutte le famiglie associate avranno a disposizione anche la app per esprimere la propria preferenza (secondo il criterio un figlio un voto ogni famiglia potrà esprimere una preferenza per ogni componente del nucleo familiare). Il responso della giuria istituzionale e dei giovani, avrà un peso maggiore sulle sorti finali. Sul corretto svolgimento delle votazioni vigilerà la presidente della commissione del talent Regina Florio, presidente dell’Elfac, la federazione che riunisce tutte le associazioni nazionali di famiglie numerose presenti in Europa. Sul palco, per consegnare il primo premio, salirà la presidente nazionale Anfn, Claudia Caltabiano.
La proposta politica
Una legge-quadro sulle famiglie numerose. Un testo che prenderà spunto da un disegno di legge cui avevano lavorato il precedente presidente di Anfn Mario Sberna nella diciassettesima legislatura. Ma che si sta arricchendo del contributo di molte famiglie. Di questo e di altro si parlerà la mattina di sabato all’Hotel Fonte Angelica a Nocera Umbra. In occasione dell’incontro si parlerà delle difficoltà di rodaggio dell’Assegno unico. Ma non solo.
“Efficaci politiche familiari – afferma l’attuale presidente, Alfredo Caltabiano – non si riducono al solo Assegno unico universale: chiediamo politiche capaci di accompagnare tutte le fasi della vita della famiglia. Per la creazione di una famiglia, per favorire un progetto di vita, ad esempio, è necessario che i nostri giovani possano contare su un lavoro non precario e adeguatamente retribuito. Quando nasce il primo figlio, la coppia ha bisogno di politiche di armonizzazione lavoro-famiglia. Con la nascita del secondo figlio e soprattutto dei successivi, sono importanti i sostegni economici, perché ogni figlio riduce inevitabilmente il potere di acquisto del nucleo familiare. In questo contesto, la nostra associazione propone non solo interventi a tutela delle famiglie numerose, ma anche delle altre famiglie”.
Già, ma quali? “Chiediamo una riforma congiunta e contestuale del Fisco, dell’Assegno unico e dell’Isee, che tenga adeguatamente conto dei carichi familiari, che consideri la famiglia come soggetto fiscale, e che elimini le storture che da anni denunciamo sull’Isee. Soprattutto, chiediamo risorse adeguate sulla famiglia, da considerare non come spesa corrente, ma come investimento, ricorrendo ai fondi del Pnrr.
Abbiamo proposto il rilancio della carta famiglia, seguendo le buone pratiche europee esistenti in Europa, in particolare Francia, Spagna ma soprattutto Polonia. Con una novità: estenderla a partire dalle famiglie con due o più figli, sia per ampliare la platea, rendendola commercialmente più appetibile, sia per venire incontro agli sforzi del Ministero della Famiglia per invogliare le famiglie a fare il secondo figlio”.
Storie di famiglie numerose: la quarta edizione del premio Due cuori e una tribù
In un Paese in cui le coppie han paura a mettere al mondo un figlio (e quando lo fanno per la prima volta, spesso le donne sono già al limite della vita riproduttiva), a Nocera Umbra ( dove è in corso l’incontro nazionale dei coordinatori di Anfn, l’associazione che raduna e dà voce alle famiglie numerose italiane) approderà, domani mattina, una storia controcorrente, raccontata da Emanuela Garavelli. Quella di Gianluca Rossetti, 30 anni e Rosanna Russo 29. Una coppia originaria di Foggia e che, ancora molto giovane, ha deciso di metter su famiglia. Unendosi in matrimonio per una prima volta il 26 gennaio del 2012 in comune, con il rito civile. E due anni dopo, il 15 ottobre del 2014, anche in chiesa.
La vita matrimoniale di Gianluca e Rosanna si è da subito arricchita di figli: undici anni fa nacque Gabryel Nathal, che adesso frequenta la seconda media. Tre anni dopo è stata la volta di Beatrice Isabella, che oggi ha otto anni. Poi Mira Sophia, nata sei anni fa. E poi ancora Oreste Diego, 4 anni e Nives Elsa, arrivata 19 mesi fa. Cinque figli a meno di trent’anni. Due carrozzine e tre pargoli che le scortano… una famiglia, che, certo, non passa inosservata.
Rosanna lavora come cuoca, Gianluca, è venditore in un supermarket. A Gianluca ed Emanuela, che rappresentano la famiglia numerosa più giovane associata ad Anfn, va l’edizione 2023 del premio Due Cuori e una tribù. Un ovale realizzato dallo scultore Andrea D’Aurizio e una pergamena realizzata da Tartirta, alias Rachele Bernardini. Gliela consegneranno Clelia e Alfredo Del Vecchio, foggiani, al loro ritorno in terra pugliese.
E una pergamena, con menzione speciale, va anche alla famiglia Sebastiani. Una coppia giovane: lui, Massimo, ha 38 anni ed è ingegnere. Lei Federica Betta, ne ha 34, è infermiera (in attesa di chiamata). Insieme sono genitori di cinque figli: Caterina, 13 anni, che frequenta la terza media, Beatrice (10, quinta elementare), Vittoria, 7 anni (che frequenta la seconda elementare), Francesco, sei anni (iscritto alla prima elementare). E Margherita, 3 anni, al primo anno della scuola dell’infanzia. I Sebastiani sono originari di Trento. E sono i coordinatori delle famiglie numerose di Trento.