Studiare in Umbria è sempre più compatibile con le esigenze dei giovani universitari. A dimostrarlo sono le 14 residenze dello studente presenti a Perugia, Terni e Orvieto. Nel capoluogo umbro sono 9 gli alloggiamenti destinati allo scopo, che si dividono tra Case dello studente e Collegi universitari. Sul totale sono due le sedi rivolte solo alle studentesse, una recentemente restaurata: la residenza universitaria ‘Giuseppe Ermini’ in corso Garibaldi n. 220, che ospita 170 persone; l’altra, la Casa della studentessa di via Benedetta n. 14, può accogliere 89 persone. Presso le residenze universitarie, gestite dall’Agenzia regionale per il diritto allo studio dell’Umbria (Adisu), è assicurato un servizio di portineria e centralino telefonico 24 ore su 24, con possibilità di ricevere chiamate all’interno degli alloggi. L’arredo presente in ogni camera è costituito da un letto, un comodino, una scrivania con lampada da studio, un armadio, una libreria, due sedie e una cassettiera. ‘L’Adisu ‘ sottolinea Giampaolo Marras, responsabile capo sezione Interventi per il diritto allo studio universitario ‘ gestisce le residenze con il suo personale. Le residenze messe in sicurezza sono dotate anche di un sistema di telecamere, e l’accesso è controllato. Gli ospiti possono ricevere amici identificati e nel periodo festivo permettiamo, sulla base della disponibilità, di ospitare i genitori’. Ogni anno l’Adisu assegna circa 5.300 borse di studio. Le borse variano a seconda se lo studente è fuori sede, in sede o pendolare, e vanno dai 1.000 euro fino ai 3.900 euro, più i servizi gratuiti garantiti dall’Adisu. Lo studente fuori sede ha diritto, oltre alla borsa di studio in denaro, per 10 mesi all’alloggio più due pasti gratuiti al giorno, mentre gli studenti pendolari e in sede non hanno diritto all’alloggio ma ai pasti gratuiti, più la somma in contanti della borsa di studio. La dotazione finanziaria delle borse di studio per la parte in contanti è pari a 9 milioni 700 mila euro. A questa vanno aggiunti per ogni studente 1.500 euro l’anno per l’alloggio più 600 euro per i pasti. Il costo complessivo si aggira intorno a 16 milioni, che sono finanziati in parte dall’intervento del fondo nazionale delle borse di studio del Ministero, e in più larga misura dal contributo sostanzioso erogato dalla Giunta regionale dell’Umbria, che permette di garantire la funzionalità delle strutture e dei servizi per gli studenti. I due requisiti necessari’Di questi circa 5.000 studenti ‘ spiega Marras -, sono 587 gli stranieri che ne usufruiscono, provenienti da Albania, Palestina, Afghanistan, Israele, Marocco, suddivisi nelle varie residenze’. Per la richiesta delle borse di studio sono necessari due requisiti: il merito e il reddito. ‘Sulla base di merito e reddito ‘ chiarisce il responsabile -, l’Adisu provvede ai controlli di veridicità. Per quanto riguarda il reddito e il patrimonio dello studente, noi abbiamo le password di accesso all’anagrafe tributaria e, dove non c’è certezza sul reddito o dove lo studente dichiara di essere autonomo rispetto alla famiglia, tutte le pratiche vengono mandate alla Guardia di finanza. Per quanto riguarda il merito, il controllo viene fatto attraverso la collaborazione della nostra agenzia con le segreterie dell’Università degli studi, dell’Università per Stranieri, dell’Accademia di belle arti e del Conservatorio. Laddove il controllo è positivo, allo studente verranno concessi i servizi al diritto allo studio, laddove è negativo scatta la revoca e lo studente avrà 15 giorni di tempo per chiarire la sua posizione, oppure restituire le somme che, una volta recuperate, ritornano nel monte borse di studio. Negli ultimi 5 anni, dico con orgoglio che, nell’ambito del recupero crediti, abbiamo il 95% degli esiti positivi’.
Camera con laurea
Alloggiamento, borse di studio
AUTORE:
Elena Pescucci