Kirill, un uomo saggio a Mosca

Ecumenismo. Eletto il patriarca dell'Ortodossia russa

Papa Bene- detto XVI ha accolto ‘con gioia’ la notizia della elezione del metropolita Kirill a Patriarca di Mosca e di tutte le Russie. Lo scrive il Santo Padre a sua Santità Kirill in un messaggio di augurio. ‘Nella preghiera ‘ scrive papa Benedetto XVI -, chiedo al Signore che vi conceda abbondanza di saggezza per discernere la sua volontà, perseverare nel servizio amorevole delle persone affidate al vostro ministero patriarcale, e sostenere la loro fedeltà al Vangelo e alle grandi tradizioni dell’ortodossia russa. Possa l’Onnipotente benedire i vostri sforzi anche per mantenere la comunione tra le Chiese ortodosse e cercare quella pienezza di comunione che è l’obiettivo della collaborazione e del dialogo cattolico-ortodosso’.Al messaggio del Papa si devono aggiungere e segnalare moltissimi messaggi di plauso e di augurio pervenuti da personalità e ambienti cattolici ed ecumenici di tutto il mondo. Kirill, infatti, è dotato di grande personalità e spessore culturale e spirituale ed è molto conosciuto, essendo stato per molti anni incaricato delle relazioni esterne del Patriarcato. Non possiamo fate a meno in questa ottima circostanza di ricordare la sua visita in Umbria a Terni e a Perugia nel 2002. Qui gli fu conferita una laurea Honoris causa da parte della facoltà di Scienze politiche dell’Università di Perugia (Un articolo de La Voce del 4.10.2002 descrive dettagliatamente la visita). In quella occasione Kirill disse: ‘Nella vostra terra sento il fascino della Chiesa indivisa’ ed ebbe incontri con i vescovi umbri, in particolar modo con mons. Paglia e mons. Chiaretti e ci fu uno scambio di doni. Parlando nella sala dell’episcopio di Perugia sul problema dell’unione dei cristiani, Kirill propose la metafora del vaso spezzato in tanti cocci sparsi nelle diverse stanze, e si domandò: come fare a recuperare i frammenti e con quale collante si potranno riattaccare? ‘Solo lo Spirito santo – disse – potrà fare questo e noi dobbiamo invocarlo’.