‘L’archivio: una fonte di storia’: docufilm realizzato dagli studenti del ‘Giordano Bruno’

L’Archivio storico diocesano di Perugia ha ospitato, nell’anno scolastico 2022-2023, un gruppo di studenti dell’Istituto di istruzione superiore Giordano Bruno (liceo linguistico, classi quarta e quinta) del capoluogo umbro impegnati in un progetto PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, già Alternanza Scuola-Lavoro), sotto la guida delle professoresse Daniela Silvi Antonini e Maria Giovanna Gori.

Il progetto, si è innestato in una continuità di collaborazione tra l’Istituto e la Confraternita della Misericordia di Perugia risalente al XVI secolo, presso la quale gli studenti hanno già operato in occasione delle Giornate FAI di primavera 2022.

Presentazione del docufilm

A coronamento del loro lavoro, gli alunni hanno realizzato un interessante docufilm, che è stato presentato mercoledì 7 giugno, alle ore 12, nella sede dell’Archivio storico diocesano di Perugia (via dell’Aquila 18, nei pressi della chiesa di San Severo in Porta Sole), dove hanno lavorato e dove è custodito l’archivio della Confraternita. Hanno partecipato all’evento, oltre ai diretti interessati accompagnati dalle due docenti e ai rappresentanti della Confraternita, il governatore Massimo Moscatelli e la responsabile storica professor Anna Mori, il vicario generale dell’Archidiocesi don Simone Sorbaioli, il direttore dell’Archivio diocesano don Marco Pezzanera, l’archivista dottoressa Isabella Farinelli e il direttore dell’Ufficio diocesano beni culturali architetto Alessandro Polidori.

Conoscere e consultare un archivio

Il progetto scolastico di quest’anno, verteva sull’importanza di conoscere e saper consultare un archivio, usando e interpretando correttamente e criticamente le fonti autentiche per acquisire una metodologia di ricerca storica.

Gli studenti hanno esplorato l’archivio della Confraternita con particolare riguardo all’arco cronologico 1915-18, gli anni della Grande Guerra. Nel 1915, l’opera di pubblica assistenza della Misericordia assunse il nome e l’insegna di Croce d’Oro; affiancandosi alle associazioni sorelle (Croce Bianca, Croce Rossa, Croce Verde), moltiplicò le forze per provvedere a numerose forme di assistenza morale e materiale.

Si prodigò nel trasporto di malati all’ospedale anche dalle campagne, istituendo servizi di pronto soccorso e ristoro alla stazione per militari feriti, finanziando opere benemerite, spedendo al fronte generi di conforto contro il freddo (come pelli e scaldaranci), senza cessare le pratiche di comunione spirituale, nonché di suffragio per i caduti.

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