L’uomo, l’orso, il cinghiale e … le leggi

I nostri lettori umbri probabilmente sono poco interessati alla telenovela degli orsi selvatici nel Trentino. Ma se è vero che in Umbria non ci sono orsi allo stato brado – comunque non tanti da essere percepiti come un pericolo – ci sono però, in numero non irrilevante, altri animali selvatici di grossa taglia: cinghiali, caprioli, daini, e altri ancora.

Tranne i cinghiali, sono tutte bestie poco o nulla aggressive. Ma possono ugualmente far danni, anche gravi. Per esempio, quando scorrazzando nel bosco balzano improvvisamente in una strada carrabile mentre sta sopraggiungendo un automezzo, lo scontro è inevitabile e anche se il selvatico generalmente ha la peggio, ci sono danni anche alla macchina e spesso anche alle persone.

Conseguenze sul piano legale

Tutto questo ha conseguenze sul piano legale. Quali conseguenze? Si parla della responsabilità delle autorità pubbliche per i danni.

Fino a pochi anni fa, praticamente da sempre, gli animali selvatici non appartenevano a nessuno, come l’aria che si respira; ne diventava proprietario chi li cacciava o li catturava vivi.

Da alcuni anni (in Italia dal 1977) la legge ha stabilito che sono di proprietà dello Stato, anche se vivono in piena libertà. Questo comporta che chi li caccia o li cattura senza permesso è considerato un ladro.

Ma comporta anche che a questo punto l’animale ha un padrone, e il padrone, come sanno quelli che hanno un cane o un gatto, paga i danni prodotti dal suo tesoro. Così anche lo Stato (o, a seconda dei casi, la Regione o la Provincia) deve pagare i danni provocati dagli orsi e dai cinghiali.

Orso: da catturare … e da tutelare

Dunque il Presidente della Provincia di Trento si preoccupa di ordinare la cattura e, in casi estremi l’abbattimento degli animali pericolosi, per evitare che l’ente debba poi pagare i danni.

Di più: se non lo fa, potrebbe essere processato personalmente per omicidio colposo. Chi, al suo posto, non se ne preoccuperebbe? Però la legge non si limita a dire che lo Stato (o per esso la Regione, ecc.) è il padrone della fauna selvatica, dice anche che ha il compito di proteggerne la vita, la libertà e il benessere. Così, se il governante locale ordina la cattura e l’abbattimento dell’orso omicida, gli animalisti gli fanno causa e spesso vincono.

Vi pare che qualcosa non quadri? Purtroppo è la vecchia storia che non si può avere insieme la botte piena e la moglie ubriaca. Ormai chi fa le leggi vuole accontentare tutti, ma non tutte le ciambelle vengono col buco.

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